Jovanotti, Fossati e Knopfler La carovana dell’estate scommette sulla qualità

Stasera in onda su Italia 1 la prima delle due serate della kermesse

Carmine Spadafora

da Napoli

La serata è fredda e piove ma in piazza del Plebiscito a Napoli, ci sono oltre cinquantamila persone anche se, il via vai di ragazzi, ha fatto aumentare il numero delle presenze di altri diecimila (per gli organizzatori oltre 200mila) per assistere alla serata d’esordio del quarantatreesimo Festivalbar. La rassegna musicale estiva del patron Andrea Salvetti, si snoderà in due serate: la prima in onda stasera, la seconda il 13 giugno su Italia 1.
Un presentatore, a dir poco osannato dalla Piazza, il Mago Forrest e due presentatrici, «corteggiate» fino a notte inoltrata da migliaia di ragazzi: Ilary Blasi e l'ex miss Italia, Cristina Chiabotto. L'infreddolita miss Totti, è a dir poco entusiasta dell'accoglienza e dello scenario. «Ora capisco che cosa voglia dire per mio marito, giocare davanti a 50mila persone». E, proprio davanti al palco, sventolano alcuni tricolori, mentre cori e urla da stadio, rappresentano un po' la colonna sonora della manifestazione. Unico neo della serata, quei dieci minuti di scontri tra un centinaio di ultrà del Napoli e la security del Festivalbar.
Per il resto, grande musica con un cast sempre più solido e di qualità che può vantare il meglio del rock d’antan con l’ex leader dei Dire Straits Mark Knopfler, la canzone d’autore rappresentata dalla scuola genovese di Ivano Fossati e quella napoletana di Pino Daniele, poi Jovanotti, Ligabue, Samuele Bersani. E ancora, Gianna Nannini e Andrea Bocelli, il rock dei Muse e Piero Pelù: insomma, grande musica, da riempire la serata, soddisfare tutti i gusti, contagiare e premiare i fan capaci di resistere alla pioggia battente. Si punta sulla qualità e non solo sulla ricerca del classico tormentone dell’estate. Tanti big della canzone con l’ambizione di dare all’edizione 2006 del Festivalbar una coloratura d’autore. Tra i più acclamati, il duo Bocelli - Nannini, con Ama, Credi e Vai, la canzone - tormentone che accompagnerà la nazionale azzurra in Germania. Ama, Credi e Vai non rappresenta solo l'inno del campionato mondiale di calcio, edizione 2006 ma è anche una sorta di grido a ritrovare i veri valori dell'etica sportiva, soprattutto quella del calcio. La canzone è la versione italiana originale del brano Because We Believe, che fa parte dell'ultimo album di Andrea Bocelli Amore, che ha già superato un venduto di due milioni e seicentomila copie in tutto il mondo.
Gianna Nannini ha poi interpretato da sola, Sei nell'anima e Io, due singoli estratti dal cd Grazie. La cantante senese si è poi espressa sullo scandalo del calcio italiano. «Hanno fatto un casino, gli italiani di questa canzone hanno proprio bisogno», riferendosi ad Ama, Credi e Vai.
Allegria, cori, quando sul palco del Plebiscito si è presentato l'attesissimo Sergio Mendes, il grande carioca ha eseguito Mas que nada. E poi Luciano Ligabue, a lungo osannato dal pubblico, che ha scelto il palcoscenico del Plebiscito, per presentare in anteprima assoluta il suo nuovo brano dal titolo Happy hour, che fa parte del già conosciuto, Nome e Cognome, ma non ancora programmato nei circuiti radiofonici italiani. Il disco, accompagnato da un videoclip è anche la sigla del Festivalbar.
Tra uno stacchetto e l'altro scelto per il Festivalbar 2006, You you you, subito «promosso» dalla Piazza, hanno impugnato il microfono anche il «padrone di casa», Pino Daniele con Il pigro e Il Narcisista e Lorenzo Cherubini, il Jovanotti che con la sua interminabile Falla girare, giudicata «troppo lunga», ha fatto esclamare a Salvetti che «a Lorenzo tutto è concesso».


Uno strappo alla regola è stato concesso anche ad Ivano Fossati, maître-à-penser dei cantautori in perfetta sintonia con la linea Salvetti, sempre restio ad apparire davanti alle telecamere, ma presente sul palco di piazza del Plebiscito.
L'esordio della serata è per Skin, con Just Let the sun, poi, di volta in volta, è toccato a Raf, con Dimentica, i Negroamaro, Carmen Consoli mentre Knopfler e Harris, hanno duettato con This is us.

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