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Juve, conti a posto Ma Thuram fa infuriare Capello

Oggi a Lisbona amichevole con il Benfica: i campioni cercano di far meglio delle ultime uscite, mentre Moggi potrebbe tentare un altro colpo sul mercato. Bilancio in regola grazie alla cessione della sede, ma pesano i 9 milioni di tasse

Alessandro Parini

da Torino

Avanti un’altra. Amichevole, si intende. Stasera a Lisbona la Juventus affronta il Benfica campione di Portogallo in un’altra delle tappe di questo vero e proprio tour de force estivo: una partita ogni tre giorni, come se fossimo già in piena stagione. Non che fino adesso siano arrivati riscontri da stropicciarsi gli occhi: al di là di qualche sconfitta (con Milan e Inter), è stato il gioco a latitare spesso. Capello non se ne cura: «Saremo pronti tra un paio di settimane, per le partite che contano. Non possiamo essere brillanti in questo periodo: mi conforta il fatto che tutti si stiano impegnando duramente in allenamento. Per crescere, però, abbiamo bisogno di altro tempo. Gli attaccanti? Stanno facendo bene, ma devono avere energia e voglia per essere utili anche in fase difensiva».
Nessuno fa drammi nemmeno pensando agli otto gol subiti nelle otto partite giocate fino a questo punto, molte delle quali contro formazioni di caratura nettamente inferiore. Piuttosto, pensando alla difesa, Capello allarga le braccia (infastidito) quando viene a sapere che Thuram è stato convocato per l’amichevole che la Nazionale francese disputerà a Montpellier il 17 di questo mese contro la Costa d’Avorio: «A una certa età non è facile per nessuno sopportare tanti impegni», sibila l’allenatore friulano. Il fatto è questo: dopo il ritorno in Nazionale di Zidane, pare che un po’ tutti i senatori vengano chiamati a raccolta dal ct Domenech e così lo stesso Thuram, che aveva dato l’addio dopo gli Europei dell’anno scorso, dovrà rispondere «presente», pena una squalifica Fifa. La Juve non può quindi che prendere atto, da un lato beandosi della forza dei propri campioni, dall’altro scoprendosi preoccupata: gli undici titolari di Capello fanno tutti parte delle Nazionali dei rispettivi Paesi e, nell’anno che porta ai Mondiali, saranno chiamati a sforzi supplementari. Forse anche per questo non si spengono le voci che vorrebbero la Juve interessata a Luis Miguel, esterno destro del Benfica che Moggi potrebbe portare a Torino per rimpolpare ancora la rosa: «Ho visto Miguel giocare solo in Nazionale, agli Europei - ha buttato lì Capello, in maniera più o meno convincente -. Noi siamo a posto così: e poi io parlo solo dei giocatori che ho a disposizione». A proposito di questi: Zambrotta ha rinnovato il contratto fino al 2010, quando avrà 33 anni.
Ieri, è stato anche il giorno del Consiglio di Amministrazione della società. Sorrisoni, alla fine, perché il quarto trimestre in utile ha ridotto a 3 milioni, dal rosso di 18,5 dell'esercizio precedente, la perdita del 2004-05. Il risultato netto del quarto trimestre è stato positivo per 2,7 milioni, contro il saldo negativo di 1,2 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio 2003-04. A pesare sul risultato netto finale della Juventus - che, va ricordato, lo scorso 30 giugno ha messo a bilancio una plusvalenza di nove milioni derivanti dalla cessione della propria sede sociale - sono stati i 9,4 milioni di imposte, di cui 6,6 dovuti all'Irap.
I dati di bilancio, che saranno sottoposti all'approvazione dell'assemblea degli azionisti il prossimo 23 settembre, sono risultati quasi tutti positivi: l'incremento dei ricavi del 10,1% è stato determinato dalla crescita dei proventi da gare (22,8 milioni contro i 17,6 dell’esercizio precedente), dei diritti radiotelevisivi, telefonici e introiti dalla Champions League (124,4 milioni, contro i 110,1 del 2003/2004), delle sponsorizzazioni e dei proventi commerciali (57,5 milioni contro 53,8). Nell’ultimo trimestre, poi, i ricavi hanno raggiunto i 62,9 milioni, segnando un +10,9% nel confronto con l’analogo periodo della stagione precedente. Dagli incassi delle varie partite sono arrivati 8,4 milioni di euro contro i 2,2 del quarto trimestre 2003/2004, dai diritti radiotelevisivi, telefonici e dalla Champions League 33,4 milioni contro 18,8, da sponsorizzazioni e proventi commerciali 18,6 contro 14,3. Per quanto riguarda il bilancio dell’intero esercizio, i dati approvati dal CdA evidenziano anche una crescita del flusso di cassa (arrivato a 57,6 milioni contro 46,7) e del margine operativo lordo, passato da 37,1 milioni a 45,7.


Nell’ennesima estate calda del calcio italiano, si tratta di numeri che non lasciano in eredità preoccupazioni.

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