Sembra uno scherzo, invece è tutto vero: la Juve non ha mai battuto lo Spezia. Quattro i precedenti tra le due squadre, con un bilancio di tre pareggi e una vittoria per i liguri. Partite andate in scena decenni fa, addirittura negli anni Venti: l'ultimo confronto diretto risale a domenica 11 marzo 1923, quando i torinesi si arresero per 1-0 grazie a una rete di Cassinelli.
Anche per cancellare lo zero nella casella delle vittorie, la squadra di Deschamps andrà oggi a caccia dei tre punti in palio, in una città che non vede l'ora di ospitare la Juventus e che per l'occasione ha allestito un maxi-schermo e stravolto viabilità e orari scolastici. Una trasferta che la Juve teme: un po' perché da giocarsi su un campo piccolo e con la gente quasi sul terreno di gioco, un po' perché arriva dopo la trasferta di Mantova (primo ko stagionale) e un po' perché in difesa è ancora piena emergenza. Detto che Buffon riprenderà il suo posto tra i pali («la sua presenza carica noi e probabilmente condiziona negativamente gli avversari, consapevoli che farci gol diventa ancora più difficile»), la linea a quattro sarà ancora un inno ai cerotti: Birindelli e Balzaretti esterni, Giannichedda e Piccolo centrali. «Non ho alternative - ha sorriso Deschamps - ma contro il Bari, a parte il primo quarto d'ora, non hanno fatto male». Avanti così, allora. Senza lamentarsi troppo, visto che anche lo Spezia dovrà fare a meno dei suoi centrali Scarlato e Fusco. Dovesse vincere, la Juve si laureerebbe campione d'inverno: «Non cambia molto - ha detto Deschamps -. L'importante sarà fare altrettanto bene nelle partite che ci restano da giocare.
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