La Juve trova un amico in più ma solo Ferrara cambia faccia

Che faccia ha la Juve? Quella di Ferrara dice la verità: una volta tanto sorridente. Ma preoccupata davanti allo specchio. Specchio, specchio delle mie brame, e adesso cosa succederà? Non più di quanto poteva succedere fino a ieri: il tecnico salva la panca, la squadra(per ora) salva la faccia e la classifica, ma gioco e qualità sono da mani fra i capelli. Capelli ritti, ovviamente. E fanno perfin tenerezza quei tifosi che, in tribuna, hanno visto i capelli bianchi di Roberto Bettega, come vedessero la Madonna. Ne ha fatto le spese il presidente tennista, Jean Claude Blanc, seduto accanto a lui: buio nello sguardo, da incenerire tutti tranne quel tifoso che gli ha parlato senza mezzi termini: «Tu con la Juve non c’entri nulla. L’unico che può salvarla è quell’uomo con i capelli bianchi». Bettega appunto, che poi ha avuto daffare polemico con Fabio Fecci, assessore del comune di Parma difettoso nel fair play. «La Juve è una squadra di scarponi», ha continuato a gridargli. Bettega non ha gradito e alla fine c’è stata una scenetta tra vero e fasullo: strattonamento, stretta di mano, veleno annacquato.
Invece sarà tutto più difficile per la Juve. Altro che Bettega! Non cambierà il destino, comunque finisca con il Milan. Qui c’è gente che non va neppure a spinta. Ieri ha vinto con la connivenza della difesa del Parma e di un autolesionistico Castellini, spettacolare nella deviazione che valeva il gol di un Gigi Riva dei tempi d’oro. La Juve ha tirato poco in porta, ma tanto è bastato. La rete di testa di Salihamidzic è stata rivitalizzante, forse confortante. Ma l’implacabile animo da killer di Amoruso le ha ricordato che la sua difesa è l’anima di ogni guaio: Legrottaglie impalato e quell’altro sospeso nell’aria per colpire di testa. Il Parma si è un po’ sciolto, non ha sfruttato l’espulsione di Caceres, dopo mezzora della ripresa. Buon per la Juve, sempre affannata.

Unica scusante: quelli bravi servono, sono pochi ma quando ci sono si sentono (vedi Chiellini). In compenso si è fatto male Trezeguet. Stavolta Ferrara ringrazia San Giorgio. Occhio, alla prossima c’è il Diavolo. Serve qualche santo in più.

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