Kabul, kamikaze uccide sette agenti della Cia Bomba, morti 4 soldati canadesi e  giornalista

Un kamikaze con un giubbotto imbottito di esplosivo e uniforme da ufficiale è entrato nella base Chapman, nella provincia di Khost, e si è fatto saltare in aria. I talebani: "Siamo stati noi". Blindato canadese salta su una bomba vicino a Kadahar

Kabul, kamikaze uccide sette agenti della Cia 
Bomba, morti 4 soldati canadesi e  giornalista

Kabul - Doppia strage in Afghanistan. Sette americani uccisi in un attentato suicida poi rivendicato dai talebani nella provincia orientale di Khost, quattro soldati e una giornalista, tutti canadesi, saltati in aria su una bomba nei pressi di Kandahar, nel sud del paese. Per i due paesi nordamericani presenti in Afghanistan, quella di ieri è stata un'altra terribile giornata di sangue, a conclusione di un 2009 caratterizzato da un livello di violenze senza precedenti dall'intervento occidentale del 2001.

Le vittime agenti della Cia Il kamikaze ha fatto saltare in aria agenti segreti Usa: le vittime sono infatti tutti 007 della Cia. La Cia ha confermato ufficialmente che erano suoi dipendenti in servizio in Afghanistan i sette (e non otto) americani uccisi. L'agenzia americana ha confermato anche che altri sei americani sono rimasti feriti nell'attentato, rivendicato dai Talebani. In una nota diffusa a Washington, la Cia ha precisato che non saranno resi noti i nomi delle vittime data "la delicatezza della loro missione e delle operazioni in corso". Anche il capo della base della Cia nella provincia di Khost, una donna, sarebbe rimasta uccisa nell'attentato: lo riporta la Cbs citando una notizia dell'Ap. Ex dipendenti Cia hanno indicato che la 007 uccisa era la madre di tre figli. Come capo della base, i suoi compiti includevano il coordinamento delle operazioni dell'agenzia e la raccolta dell'intelligence nella provincia, una roccaforte dei Talebani.

L'attacco Un kamikaze con un giubbotto imbottito di esplosivo è entrato nella base Chapman, nella provincia di Khost, e si è fatto saltare in aria nei pressi dei locali adibiti a palestra. L'uomo potrebbe essere un ufficiale afghano (ma il governo di Kabul smentisce). Tutte le vittime sono civili, come hanno confermato fonti americane. Si ignora quanti siano i feriti. Un portavoce dell'Isaf a Kabul ha escluso che tra i morti possano esservi militari Usa o della Nato. Ian Kelly, un portavoce del Dipartimento di stato a Washington, ha confermato ma ha aggiunto di non poter fornire ulteriori dettagli prima che i familiari siano stati tutti avvertiti. In una telefonata all'agenzia afghana Pajhwok, un comandante locale talebano di nome Salahudin ha rivendicato la paternità della strage a nome del suo gruppo. 'Uno dei nostri uomini ha attuato l'attacco all'interno della base Usa", ha detto. Secondo Salahudin, "almeno 20 militari americani sono morti o sono rimasti feriti". Un abitante della zona ha riferito ai media afghani di avere udito "una forte esplosione" e di aver visto subito dopo "una densa colonna di fumo nero levarsi nel cielo dalle istallazioni militari".

I talebani hanno rivendicato l'attentato suicida. "Ieri in una base americana vicina all'aeroporto di Khost un kamikaze di nome Samiullah a perpetrato un attacco suicida azionando la sua cintura esplosiva, uccidendo 16 americani", ha dichiarato al telefono con l'Afp il portavoce talebano Zabihullah Mujahid. "Era un nostro uomo ed ha azionato la cintura quando era in mezzo agli agenti della Cia", ha aggiunto.

Il kamikaze era un ufficiale afghano "L'attacco mortale è stato condotto da un valoroso membro dell'esercito quando gli agenti erano occupati a raccogliere informazioni sui mujaheddin", ha detto il portavoce talebano Zabihullah Mujahid in una email.

Nel secondo incidente, di cui si conoscono solo pochi particolari, stando a quanto ha annunciato il comandante del contingente canadese Daniel Menard "hanno perso la vita cinque nostri concittadini". Il veicolo blindato su cui si trovavano é saltato in aria su una bomba nei pressi di Kandahar, nel sud del paese. I nomi dei quattro militari non sono stati resi noti. La giornalista si chiamava Michelle Lang e lavorava per il Cagarly Herald. La provincia Kandahar, così come quella di Khost, al confine con il Pakistan, sono considerate importanti roccaforti dei talebani e sono tra le zone più pericolose del paese.

Negli ultimi mesi il numero dei civili stranieri in Afghanistan con varie organizzazioni non governative è andato aumentando. In genere gli operatori umanitari sono impegnati a fianco delle forze del contingente multinazionale nella ricostruzione del paese. A causa delle violenze che hanno caratterizzato l'anno che sta per chiudersi, i civili per ragioni di sicurezza sono costretti a appoggiarsi alle basi utilizzate dai militari.

La nuova strategia per l'Afghanistan decisa dal presidente americano Barack Obama prevede non solo una più cospicua presenza militare per la lotta contro i talebani ma anche un 'surge' di personale civile per rimettere in funzione le infrastrutture e portare assistenza alla popolazione.

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