Bisogna dare atto alla Lega di avere assunto alla Camera, sul rifinanziamento della missione militare in Afghanistan, una posizione razionale e coraggiosa. Il problema ora si pone per le altre forze del centrodestra: Forza Italia, Alleanza nazionale e Udc di Casini. Che fare? Tappare comunque con i propri voti i buchi del centrosinistra? Ragioniamoci serenamente, se non proprio freddamente come vorrebbe la strana ed equivoca politica in cui siamo immersi.
Si dice da parte di molti nel centrodestra: non possiamo votare contro un provvedimento che riguarda i nostri soldati, che in quelle terre lontane rischiano la vita per far onore alla nostra bandiera. Tesi patriottica, certamente coerente con la cultura e le tradizioni delle forze politiche che hanno dato vita alla Casa delle libertà. Ma è tesi davvero giusta politicamente e, soprattutto, producente a favore dei nostri soldati?
Politicamente è certo che latteggiamento del Governo Prodi ci sta allontanando dalla Nato e dallOccidente. Significativo è il giudizio espresso dal premier britannico Tony Blair, che ha parlato di «scandaloso atteggiamento dei cosiddetti alleati, che ci lasciano soli a portare il peso di questa sfida con i talebani, vitale per la sicurezza dellOccidente».
Ma come si fa a pensare che truppe inviate in zona di alto rischio possano resistere senza armi adeguate? Mancano di artiglieria, carri armati e cacciabombardieri; dispongono solo di mitragliatrici e blindati leggeri. Insomma, è assai probabile che a primavera, cioè tra breve, i talebani attacchino, dando il via ad una guerra piuttosto dura, sicché cè da temerne le conseguenze. Inviare più truppe e più mezzi significa garantire più sicurezza al nostro contingente.
Ignorare questa realtà è mettere la testa sotto la sabbia, è ipocrisia e irresponsabilità, come stanno facendo in effetti Prodi e DAlema, per i quali la questione Afghanistan è solo un problema di politica interna, cioè di rapporti con gli alleati dellestrema. La verità di questa assurda e umiliante situazione la ritroviamo in una bruciante intervista di Cossiga a Panorama: «La cosa peggiore è lipocrisia. Fino a ieri il Governo ha negato che ci fosse il pericolo di unoffensiva talebana, che le nostre truppe fossero agli ordini della Nato e addirittura che vi fosse una guerra».
Come si vede, cè materia per riflettere seriamente mentre si avvicina il giorno in cui al Senato si discuterà e si andrà al voto decisivo. La riflessione è per tutti, più responsabilmente per il centrodestra.
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