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Kimi debutta in rosso, ma senza Ferrari

Kimi Raikkonen visita per la prima volta il box Ferrari da «quasi» pilota del Cavallino e il suo sostituto al volante della McLaren-Mercedes, il primo driver di colore in F1, Lewis Hamilton, stacca il miglior tempo nei test di Jerez (1.18.684). In F1 non esistono coincidenze, per cui il tempone del giovane debuttante ha un significato tutt’altro che da decifrare. Racconta, infatti, di una McLaren che meglio di altre monoposto ex-Michelin riesce ad adattarsi alla monogomma Bridgestone, al momento calzata a meraviglia solo dalla Ferrari da anni compagna dei giapponesi. Anche se il 2º tempo della Renault di Fisichella rivela che gli ex-Michelin iniziano ad avere dimestichezza con i polimeri nipponici. Il tempone di Hamilton racconta poi, e soprattutto, della gran voglia del giovane, proprio nel giorno della visita di Raikkonen, di non far rimpiangere il finlandese partito per Maranello.
Kimi è arrivato a Jerez vestito di nero come ai tempi McLaren, ma senza inserti grigi o scritte di sponsor; ha però subito indossato una bella cuffia Ferrari e si è piazzato nel box. A fine giornata, le rosse non erano in vetta come nei giorni scorsi, 6º e 12º tempo per Massa e Badoer. Se Kimi non ha parlato per obblighi contrattuali con l’ex team (potrà farlo dal 1° gennaio), qualcosa ha detto Felipe: «Siamo alla pari, lotteremo in pista, ma lavorando assieme». Per mezzo di un’intervista all’inglese Times, monsieur Jean Todt, da navigato uomo di motori e di rivalità da gestire, ha fatto sapere: «Sarà il tempo a decidere quale tra i due piloti avrà maggiori possibilità di competere per il titolo...»; aggiungendo: «Raikkonen si troverà bene...

La gente che lavora alla Ferrari è qui da dieci anni: ecco, spero che rimanga con noi per i prossimi dieci».

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