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Kjeldsen in fuga record, ma Tadini fa sognare

Il danese ha eguagliato il limite del campo. Ottimo l’azzurro (3°)

Kjeldsen in fuga record, ma Tadini fa sognare

Maria Pia Gennaro

da Tolcinasco (Milano)

Sin dal suo passaggio al professionismo nel 1998 quando mantenne la carta guadagnando nell'ultima gara la somma necessaria per classificarsi al 115° posto, l'ultimo utile per continuare a giocare sul Tour maggiore, il danese Soren Kjeldsen si è fatto la fama di giocatore coraggioso. E l'ha dimostrato affrontando il primo giro del 63° Telecom Italia Open, iniziato ieri al Castello di Tolcinasco Golf Club (Milano), attaccando il tracciato. Il coraggio è stato premiato e il 31enne danese ha preso la testa della classifica con un 63, nove colpi sotto il par. Con questo risultato ha eguagliato il record del campo e il suo miglior score parziale ottenuto nell'Omega Hong Kong Open del 2003, anno nel quale ottenne anche il suo unico successo nell'European Tour nel Diageo Championship a Gleneagles. Ma il torneo professionistico più importante del nostro Paese non parla solo danese perché, come non accadeva da molti anni, nelle parti alte della classifica l'italiano impera. Sono ben cinque gli italiani nelle prime 31 posizioni e su tutti spicca Alessandro Tadini, in terza posizione con uno splendido 66. L'italiano, che nelle ultime gare ha alternato bei giri ad altri viziati da troppa tensione, ha messo a segno ben otto birdie di cui cinque di fila dalla 8 alla 12 e due bogey, grazie a un putter «infuocato». Alle sue spalle, distanziato di un solo colpo, il dilettante torinese Matteo Delpodio, che sta attraversando uno splendido momento di forma, che ha conquistato la qualificazione al torneo dopo ben otto buche di spareggio. Ancora un colpo di distacco e troviamo altri due italiani che hanno firmato un 68 di tutto rispetto: Alessio Bruschi e Francesco Molinari, 21mi. Il primo si è reso autore di un giro regolarissimo con quattro birdie, mentre il secondo ha marcato un bogey alla 13 e cinque birdie. Francesco «Chicco» conferma così la sua regolarità che l'ha visto tre volte nei primi dieci delle classifiche in questa stagione e che è reduce da un ottimo 16º posto la settimana scorsa nell'Open di Spagna. Il giocatore di Torino occupa attualmente il 50º posto nel ranking europeo, migliore dei cinque italiani che giocano stabilmente nel Tour europeo. Tutto rimane ancora da decidere e da vedere.
Mancano 54 buche al termine e la classifica, molto corta, potrà ancora cambiare molto. Saranno da seguire l'argentino Angel Cabrera, star del torneo che ha chiuso in 71 ma che oggi giocherà d'attacco, Emanuele Canonica (31º) che ha chiuso tre sotto il par, Eduardo Romero (due volte vincitore dell'Open italiano) che ha firmato un 71.

Oltre a loro sono altri gli italiani in lizza per superare il taglio che domani sera lascerà in gara i primi 65 in classifica più i parimerito: Marco Crespi, Emmanuele Lattanzi, Andrea Maestroni e il dilettante Andrea Romano (71).

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