«Krauti è la nostra ricreazione»

da Milano

Apparirà in video con le tre divise ufficiali dell’Italia campione del mondo: quella del 34, del 38 e dell’82. Così il Trio Medusa, irriverente e guastatore come mai, prepara il debutto domani sera alle 23 su FX (il canale satellitare «maschile» di Sky) con Krauti, sottotitolo I mondiali di calcio visti dal Trio Medusa. «Sarà un talk show delirante - dicono i tre ragazzacci - non abbiamo capito neppure noi come funziona. Sarà qualcosa di assurdo, forsennato, tratteremo il calcio come un cabaret». Già, perché i programmi tecnici sul pallone straripano dai palinsesti. «Ma noi non siamo stati capiti, in realtà siamo dei grandi esperti di calcio e ci dispiace non poter fare commenti seri, sfoderando tutte quelle frasi tipo “la squadra non sta fluidificando“ eccetera».
Insomma il Trio promette divertimento e risate a volontà con l’arma della satira e della sdrammatizzazione, anche sui problemi del calcio nazionale. «Domani sera anticiperemo la sfida Spagna - Tunisia. Avremo in studio cento tifosi spagnoli, la pallavolista Maurizia Cacciatori che ha sposato un giocatore spagnolo e Sandy Marton che, pur essendo nato in Croazia, è ormai un cantante simbolo della Spagna. Poi le nostre crautine daranno vita a Spagna - Tunisia di “calcio saponato“, perché il football ha bisogno di pulizia». Ma cos’è il calcio saponato? «Un incontro di calcetto giocato su un materassino inondato da cinque centimetri d’acqua e sapone. In pratica è impossibile stare in piedi». I soliti spiritosoni; a proposito, Krauti è il guanto di sfida alla Gialappas? «Ma no, loro sono i nostri maestri. Quando abbiamo lavorato insieme a Radiodue ci sentivamo come dei preti che stanno al cospetto di Dio, il nostro programma è molto diverso, non è satira. Loro sono dei fuoriclasse nel prendere in giro la gente». Anche i tre Medusa però non scherzano quando bersagliano politici e Vip: «Più che altro noi siamo dei grandi rompiballe».
Anche loro approdano sul satellite. Una moda? «Sul satellite c’è una libertà di intenti che la televisione generalista naturalmente non può dare, però gli ascolti sono molto diversi. È una questione di scelta. Per noi è un’ora al giorno di ricreazione, anche se a Le iene - dove torneremo in autunno - possiamo fare ciò che ci pare in piena libertà.

C’è un atmosfera splendida sia qui che in Tv, tanto che abbiamo portato con noi Lorenzo Maiello, uno degli autori delle Iene. Siamo fortunati: su Italia 1 abbiamo mano libera, a Radio DeeJay Linus ci ha detto: «fate quello che volete». Questa libertà vale più d’un tesoro».

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