Kuchchaveli, fra mare e templi buddisti

La zona di Kuchchaveli, dove verrà realizzato il progetto, si trova nel distretto di Trincomalee, lungo la costa nord-orientale dello Sri Lanka. La regione è stata duramente colpita dal maremoto del 26 dicembre scorso: la stessa Protezione civile italiana l’ha considerata area prioritaria di intervento. Qui si trova anche l’ospedale da campo della Associazione nazionale alpini. La popolazione della zona ha sempre vissuto grazie alla pesca e, solo in misura minore, grazie all’agricoltura. Le attività dei pescatori sono state fortemente danneggiate dal maremoto: barche, reti e strumenti sono stati distrutti, l’ambiente marino stravolto, gli stessi pescatori sfollati e rifugiati nei campi d’accoglienza. Un’altra fonte di reddito è rappresentata poi dal turismo: Trincomalee e i suoi dintorni, infatti, non sono solo il teatro degli scontri degli ultimi anni fra i ribelli tamil e i militari governativi. Qui si trovano anche alcuni importanti luoghi sacri per i fedeli buddisti e per gli hindu. Uno di essi è la «Swami rock», la «Collina sacra dei tre templi», vicina al capoluogo Trincomalee.

Anche Tiriyai, uno dei villaggi dove verranno ricollocate le famiglie, è una località di grande valore per i seguaci del buddismo: qui infatti sorgono i resti di un antico monastero, ampio quasi un acro, detto Giri Kandi Caitiya, dove, secondo la tradizione, furono raccolte le prime reliquie di Buddha. Ai piedi della collina dove si erge il monastero, verso oriente, si aprono le acque del Golfo del Bengala, col loro blu intenso. E, tutt’intorno, si distendono foreste ancora selvagge.

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