«L’abbiamo fatta grossa» E al comitato parte la festa

«Stavolta l’abbiamo fatta grossa», commenta a bassa voce il senatore Andrea Augello scendendo le scale del comitato elettorale di via Salandra. Sono da poco passate le 17 e le ultime proiezioni danno a Gianni Alemanno un vantaggio sempre più rassicurante, che cresce attestandosi fino al 53,66 finale ottenuto contro il 46,34 dell’avversario Francesco Rutelli.
E allora quelli che «l’hanno fatta grossa», gli uomini che hanno accompagnato il candidato del Pdl alla conquista del Campidoglio, abbandonano la cautela iniziale che pian piano diventa entusiasmo. Un fiume di energia che alle 19.30, diventerà fiume umano, un serpentone che si snoda dal comitato vicino al Ministero dell’Agricoltura, il vecchio indirizzo di Alemanno ministro, fino alla piazza del Marco Aurelio, il nuovo ufficio di Alemanno sindaco, quello con vista sui Fori Imperiali. Un percorso simbolico: dalla destra di governo alla destra che conquista Roma, per la prima volta nella storia dell’Urbe.
Alle 16.15 la prima proiezione piomba su via Salandra come un’astronave. Settanta sezioni scrutinate, Alemanno al 51,5 per cento, Rutelli al 48,40. Due minuti dopo la seconda (108 sezioni) è addirittura migliore: 51,85 a 48,15. E poi la terza, e la quarta, la forbice che si dilata, i dubbi che svaniscono. In comitato raduna tutta la classe dirigente di Alleanza nazionale: Giorgia Meloni, Maurizio Gasparri, Adolfo Urso, Alfredo Mantovano, Italo Bocchino, Fabio Rampelli, Vincenzo Piso, Barbara Saltamartini, Antonio Buonfiglio e ancora il segretario dell’Ugl Renata Polverini, Antonio Guidi, Angelo Mellone, il leader dei tassisti ribelli Loreno Bittarelli: tutti a fare la spola tra l’ufficio dove è asserragliato il candidato, il corridoio e il piano di sotto dove attendono centinaia tra televisioni, radio, agenzie di stampa, cronisti ma anche curiosi e simpatizzanti. Alle 18.06 arriva anche Gianfranco Fini, accompagnato da Ignazio La Russa e Andrea Ronchi. «È una giornata storica», commenta il leader di An. Fuori dal fortino la gente ormai occupa la strada fino a bloccare il traffico, tanti tricolori al vento e il coro «Alemanno sindaco de Roma» sempre più insistente. Tante le macchine a clacson spiegati.
Alle 18.13 ecco la prima conferenza stampa del nuovo primo cittadino. Al suo fianco la moglie Isabella Rauti. «Sarò il sindaco di tutti i romani - esordisce -.

Dedico questo successo a Tony Augello, che per anni ha costruito la nostra opposizione in Campidoglio e a Gianfranco Fini. Dopo quindici anni abbiamo chiuso questa partita». E quando più tardi Alemanno abbandona via Salandra per l’apoteosi del Campidoglio tra la folla che lo acclama, a chiudersi sembra un cerchio, più che una partita.

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