Politica

L’accusa: «Ferilli offesa per screditare il manager»

da Roma

Una querela argomentata con ben 15 pagine. Flavio Cattaneo e Sabrina Ferilli prendono molto sul serio le parole che Luca Barbareschi ha dedicato loro su La7, prima in una puntata di Niente di personale (e poi a Tetris). Non le considerano ironie, ma ingiurie. E nel loro esposto (affidato all’avvocato Massimo Lauro di Roma) ribattono punto per punto persino le frasi più dichiaratamente sarcastiche dell’attore.
Ad esempio censurano a l’immagine di «Giulietta tardiva», adoperata da Barbareschi, che considerano riferite a lei: «L’improvvido Luca Barbareschi - si legge nel testo - al solo fine di offendere ulteriormente la reputazione della Ferilli, col chiaro intento di reiterare la condotta diffamatoria facendola apparire più avanti negli anni, l’ha tacciata, falsamente, di trovarsi in menopausa». E poi, altro nodo che sta molto a cuore alla coppia, «l’intuito manageriale»: «Grazie all’intervento di Cattaneo, il budget fiction è raddoppiato, e la sua gestione ha riscontrato l’utile più elevato della storia aziendale». Cattaneo snocciola cifre: «È stato raggiunto un utile netto di circa 130 milioni e, per la prima volta, liquidato un dividendo al Tesoro, per una cifra prossima agli 80 milioni di euro». Cifre e dati di cui è orgoglioso: «I risultati di ascolto nel prime time sono stati unanimemente riconosciuti come eccellenti e hanno nettamente ribaltato quelli della precedente gestione». Finito? No: «La raccolta pubblicitaria ha segnato aumenti considerevoli a due cifre». Per la Ferilli e Cattaneo, le «esternazioni» non sono casuali: «I due episodi sono intimamente collegati, e hanno, come unico fine, quello di gettare gratuitamente discredito sulla figura di Cattaneo, non potendosi dimenticare l’attuale ruolo di pubblico dominio ricoperto dal manager». Insomma, Cattaneo non difende solo se stesso, ma anche il prestigio di Terna, «Società quotata in borsa». Per cui: «il capitale vede la presenza di molti privati risparmiatori...

che non saranno certamente rimasti impassibili di fronte a tali, e tante gratuite offese».

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