Gli echi dellesecuzione della condanna a morte di Saddam Hussein arrivano a Roma. La morte dellex raìs, impiccato a Bagdad allalba di ieri, ha stretto ulteriormente le misure di sicurezza allaeroporto di Fiumicino, ufficialmente invariate perché già elevate a causa delle tante partenze per Capodanno. Insieme agli agenti della Polaria, anche in borghese, tante le divise di finanzieri e carabinieri che presidiano lo scalo. Pattuglie allinterno e allesterno dei terminal per controllare i movimenti dei passeggeri. Occhi aperti nei pressi dei check-in e degli imbarchi per i voli considerati più a rischio, con destinazione gli Usa, la Gran Bretagna e Israele, ma le file ai controlli sono state assolutamente nella norma.
Intanto ieri in piazza Vittorio migliaia di musulmani residenti a Roma hanno celebrato la «festa del sacrificio», Eid Ul-Adha. Quattro turni di preghiera guidati dagli imam, ma nessun riferimento alla morte di Saddam nei sermoni. Che hanno invece affrontato il tema della pace, della pacifica convivenza con i popoli delle altre religioni, auspicando la fine «dei conflitti che coinvolgono i Paesi dove vivono i musulmani». Una scelta precisa, come spiega uno degli organizzatori: «La comunità musulmana ha deciso di non nominare lex raìs per non creare disordini e non aumentare la tensione, in quanto la maggior parte dei fedeli musulmani è contraria alla sua pena di morte e giudica la scelta di far coincidere la sua esecuzione con questo giorno di festa una manovra politicamente non giusta».
Laeroporto di Fiumicino blindato dopo la morte di Saddam
Controlli già alti per le festività Nessun accenno alla sentenza nelle preghiere per lEid Ul-Adha
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