da Roma
Il testo della delibera in discussione al Cipe sulla regolazione del settore autostradale «non rispecchia minimamente le linee più volte ribadite e coerenti con la proposta predisposta» dallAiscat e inviata al ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro.
Lo afferma lAiscat, in una nota, nella quale spiega che, «pur ritenendo positive le aperture al dialogo e le convergenze emerse nel corso del recente incontro con il ministro Di Pietro», è necessaria «la massima ponderazione per la definizione di un tema così centrale per lo sviluppo del Paese».
La direttiva per lapplicazione della riforma delle concessioni autostradali, su cui è aperto un confronto con lAiscat con posizioni ancora molto lontane, potrebbe non arrivare a una approvazione definitiva nella prossima riunione del Cipe, in programma domani.
«Il Cipe sta già lavorando» sulla bozza - dice il ministro Di Pietro - e domani si continuerà a discuterne. Quando ci saranno le condizioni sufficienti per varare la direttiva la vareremo. Se sarà questo domani, o la prossima settimana, lo vedremo».
Quanto al confronto con lAiscat, il ministro ha indicato che non è in programma un nuovo incontro con il presidente Fabrizio Palenzona. La direttiva generale sul nuovo regime per le concessionarie autostradali toccherà alcuni temi chiave della riforma: la formula tariffaria, la corrispondenza tra tariffe e gli investimenti effettuati, la modularità delle sanzioni per le concessionarie inadempienti. E a chi chiedeva, ieri durante unaudizione al Senato, se sia prevedibile un rinvio rispetto alle attese di un varo per domani, Di Pietro ha ribadito di non poter fare previsioni.
Nel corso dellaudizione il senatore Ds, Massimo Brutti, ha chiesto al ministro se non ritenga opportuno, data limportanza del provvedimento che fornisce le norme attuative per la nuova legge per le concessionarie, di far pervenire la direttiva allattenzione delle Commissioni parlamentari competenti prima che venga varata dal Cipe. «Ho preso atto della domanda che girerò al Cipe, lorgano competente a rispondergli», ha risposto Di Pietro.
Nei giorni scorsi il presidente di Autostrade, Gian Maria Gros-Pietro, aveva sottolineato come nessun progetto di sviluppo può essere ipotizzato dalla società senza che prima sia fatta chiarezza sulle regole della concessione.
«In questo momento - così Gros-Pietro - il nostro obbiettivo prioritario, come per le altre concessionarie, di intesa con Anas e sotto la guida del governo, è di pervenire più rapidamente possibile a un quadro nitido dei nuovi rapporti concessori nellambito della nuova regolazione. Senza questo quadro non si possono fare progetti».
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