da Roma
Dopo lallarme sullemergenza educativa lanciato alcune settimane fa con una lettera indirizzata alla Diocesi di Roma, il Papa torna a parlare del problema educativo in Italia e del diffondersi del relativismo. Benedetto XVI lo ha fatto ieri al Regina Coeli parlando nel corso di una giornata, la domenica dellAscensione di Cristo al cielo che gli Atti degli apostoli collocano a 40 giorni dalla Pasqua, tutta dedicata allAzione cattolica, la più grande associazione di cattolici laici in Italia con i suoi 350mila aderenti, che ha tenuto nei giorni scorsi, a Roma, il suo tredicesimo congresso, a 140 anni dalla sua fondazione.
Giunto da ogni parte dItalia con oltre 1.200 pullman, 2 treni speciali dalla Puglia e mezzi propri, il popolo dellAzione Cattolica ha riempito la piazza con striscioni, canti, gadget e unatmosfera festosa, grazie anche alla presenza di oltre 11 mila giovani dellAcr. Una piazza «decorata» per loccasione con gigantografie di santi e venerabili cari allAssociazione, che il Papa ha definito «quasi un cenacolo a cielo aperto».
Prima dellincontro con il Santo Padre, i fedeli hanno assistito a una Messa celebrata dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, che ha colto loccasione per ribadire il no allaborto e alleutanasia. Poco dopo il Papa, accolto da grida che scandivano il suo nome, ha recitato il Regina Coeli (così si chiama lAngelus in questo periodo dellanno liturgico) direttamente dal sagrato, seguito, come di consueto, dalla preghiera e dal saluto in varie lingue. Infine, un discorso diretto allAzione cattolica nel quale ha illustrato agli aderenti il senso e la pratica della loro azione.
«In una Chiesa missionaria posta dinanzi a una emergenza educativa come quella che si riscontra oggi in Italia - ha detto Benedetto XVI allAzione cattolica - voi che la amate e la servite sappiate essere annunciatori instancabili ed educatori preparati e generosi; in una Chiesa chiamata a prove anche molto esigenti di fedeltà e tentata di adattamento, siate testimoni coraggiosi e profeti di radicalità evangelica; in una Chiesa che quotidianamente si confronta con la mentalità relativistica, edonistica e consumistica, sappiate allargare gli spazi della razionalità nel segno di una fede amica dellintelligenza, sia nellambito di una cultura popolare e diffusa, sia in quello di una ricerca più elaborata e riflessa; in una Chiesa che chiama alleroismo della santità, rispondete senza timore, sempre confidando nella misericordia di Dio».
Il pontefice ha poi sottolineato la «grande responsabilità» dei cristiani laici, «provocati a ricercare con coraggio sintesi sempre nuove fra lannuncio della salvezza di Cristo alluomo del nostro tempo e la promozione del bene integrale della persona e dellintera famiglia umana».
Tra il Regina Coeli e il discorso, un saluto del presidente dellAzione cattolica Luigi Alici, e la presentazione, da parte di un giovanissimo esponente dellassociazione, di un plastico raffigurante due scuole elementari in corso di realizzazione in Sierra Leone, con i proventi di una raccolta di beneficenza promossa nelle scuole italiane.
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