Con l’Alta Velocità/Alta Capacità Milano-Roma in 3 ore e mezzo

In Italia, è ancora forte la sproporzione nella distribuzione di viaggiatori e merci tra le varie modalità di trasporto. Secondo gli ultimi dati, il trasporto stradale prevale ancora in maniera netta (92,5%) nel traffico passeggeri ed è predominante (65%) nel traffico merci. Invertire questa tendenza è una necessità per il Paese, non solo per il livello dei costi diretti e indiretti determinati da questa sproporzione, ma anche per il livello di congestione raggiunto su alcuni itinerari. Il sistema Alta Velocità/Alta Capacità, insieme agli investimenti di potenziamento infrastrutturale e tecnologico sulle linee della restante rete convenzionale, avvia il processo che deve restituire centralità al trasporto ferroviario per la soluzione dei problemi della mobilità nel nostro Paese e consentire di trasferire importanti quote di traffico alla modalità ferroviaria per il trasporto sia passeggeri che merci. La rivoluzione, prima ancora che nelle parole, sta nelle cifre, nei fatti. Dal 14 dicembre, si viaggerà tra Milano e Bologna in sessantacinque minuti, in tre ore e mezzo da Milano a Roma con i nuovi treni Fast senza fermate intermedie, in tre ore e 59 minuti per i treni che fanno sosta a Firenze e Bologna. Con la garanzia del rispetto dei tempi di cantiere già verificata per l’inaugurazione della Milano-Bologna, riparte il countdown, il conto alla rovescia, per il completamento dell’intera opera: dal dicembre del prossimo anno, i tempi da Milano a Roma si riducono a sole tre ore, da Bologna a Firenze entrerà in funzione la nuova linea che corre per oltre il 95% sotto le gallerie degli Appennini che farà compiere il percorso in soli trentacinque minuti, e su tutto l’itinerario Torino-Salerno sfrecceranno i nuovi treni superveloci. Ma i tempi si riducono anche nei collegamenti con altre città, con funzione strategica sullo scacchiere dell’intera rete nazionale: già oggi, nuovi collegamenti veloci consentono di raggiungere Venezia, Genova, Bari, Lamezia Terme da Roma nel tempo limite di quattro ore, un terminale estero come Zurigo raggiungibile nello stesso tempo dall’altro hub rappresentato da Milano che avvicinando le distanze fa crescere le sinergie per nuove possibilità di sviluppo economico e sociale di macro-regioni, di macro-aree. Una trasformazione che cambia la vita delle città, dei cittadini, che fa nascere una nuova forma di pendolarismo intercittadino, che avvicinando le distanze fa crescere le sinergie per nuove possibilità di sviluppo economico e sociale di macro-regioni, di macro-aree. La nuova rete, inoltre, nasce con potenzialità tecnologiche e livelli di prestazioni che rendono possibile intensificare le frequenze fino al limite dei pochi minuti. La nuova offerta prevede già oggi la partenza di treni Av ogni quindici minuti nelle ore di punta, con cadenze e intervalli che si ripetono regolarmente nel corso della giornata e caratterizzano un servizio di tipo «metropolitano». Con i 1.000 chilometri di binari della nuova rete Av/Ac, nasce una grande rete metropolitana dove le grandi città diventano i quartieri di una nuova metropoli: l’Italia. E a questa «metropolitana d’Italia» è affidato il compito di riscrivere non solo i collegamenti tra quelle città espressione del «policentrismo» italiano, ma anche di proiettare il nostro Paese verso l’Europa, verso l’integrazione nella rete dei trasporti ferroviari continentale, destinata a diventare realtà con l'evolversi dei processi di unificazione europea. Dall’altro versante, la nuova rete Av/Ac è fondamentale per sviluppare le potenzialità delle reti di trasporto su ferro nelle grandi aree metropolitane e consentire alla modalità ferroviaria di recuperare fortemente competività nel traffico merci e nello sviluppo dei servizi logistici.


Nei nodi metropolitani, la specializzazione delle linee con binari dedicati alla lunga percorrenza e binari dedicati al traffico locale, consente di liberare capacità infrastrutturali per la creazione di nuove stazioni metropolitane, per una intensificazione dei servizi e per avere treni più puntuali e più regolari.

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