(...) una mattina - una qualunque - in corso Europa, potrebbero vedere una sfilata di 16 mezzi vuoti che a volte viaggiano appaiati ai 17 strapieni, soprattutto carichi di anziani costretti a vere e proprie acrobazie per timbrare il biglietto, scavalcando altri anziani, in una specie di Kamasutra dellobliteratrice che non fa onore a nessuno.
Quindi, riassumendo, sempre al netto dei capolinea sbagliati del 15 e del 31: è stata messa una linea, il 16, i cui mezzi viaggiano sempre semivuoti. Ed è stata dimezzata una linea, il 17, i cui mezzi viaggiano sempre strapieni, spesso addirittura attaccati ai 16 deserti.
Di fronte a una situazione simile, unazienda e un Comune attenti alle esigenze dei cittadini cosa fanno? Tornano sui loro passi, chiedono scusa e ripristinano la situazione precedente, prendendo anche atto che comunque i risparmi sono minimi: non è che un autobus che viaggia semivuoto costa meno di uno che viaggia strapieno. Anzi, lunico effetto reale è quello di fare arrabbiare i viaggiatori, cioè i propri clienti. Insomma, il massimo risultato (negativo) con il minimo sforzo.
Di fronte a una situazione simile, peraltro segnalata nel corso di unassemblea pubblica organizzata dal Municipio Levante a Priaruggia, lAmt e il Comune di Genova cosa fanno? Ci scrivono per smentire lidea che torni tutto come prima, ventilata invece in un articolo del nostro Matteo Agnoletto, che aveva preso per definitive alcune timide aperture del rappresentante dellazienda. Matteo è un buono, vive con gli occhiali rosa e magari ha frainteso unipotesi di disponibilità con una disponibilità piena. Soprattutto, Agnoletto è un ragazzo di buonsenso e, magari, ha scritto quello che avrebbe fatto lui, quello che sarebbe stato logico fare.
Loro no. Loro vanno avanti per la loro strada. Quella dei pullman o troppo pieni o troppo vuoti. Nei prossimi giorni, ovviamente, pubblicheremo integralmente la nota di spiegazione dellAmt che ci è stata preannunciata da Alessandra Ramagli, educata, incolpevole, cortesissima ed efficientissima addetta stampa dellazienda.
Ma, di fronte a una gestione delle linee del levante così scellerata, permettetemi unesclamazione rivolta ai vertici dellAmt: attaccatevi al tram! In senso letterale, almeno.
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