da Roma
La Cei, nel messaggio inviato da Roma per la Giornata della Vita si è soffermata sullaborto, sostenendo che un Paese abortista sia un Paese senza speranza per il futuro. «I figli sono una grande ricchezza per ogni Paese: dal loro numero e dallamore e le attenzioni che ricevono da famiglia e istituzioni emerge quanto un Paese creda nel futuro. Chi non è aperto alla vita, non ha speranza», scrivono i vescovi. «La civiltà di un popolo - continuano - si misura dalla sua capacità di servire la vita, dai suoi esordi fino al suo epilogo». Il messaggio si rivolge poi ai soggetti fondanti della famiglia ricordando: «I primi a essere chiamati in causa sono i genitori: il dramma dellaborto non sarà mai contenuto e sconfitto se non si promuove la responsabilità nella maternità e nella paternità. Responsabilità non significa considerare i figli come cose da mettere al mondo per gratificare i desideri dei genitori; ed è importante che, crescendo, siano incoraggiati a spiccare il volo, a divenire autonomi, grati ai genitori proprio per essere stati educati alla libertà e alla responsabilità, capaci infine di prendere in mano la propria vita».
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