L’appello di Morgan a Napolitano

«È da un anno che non vedo mia figlia, sono disperato». Non usa mezzi termini il cantante Marco Castoldi, in arte Morgan, parlando al telefono con Il Giornale. La sua battaglia per riabbracciare la piccola Annalou, di 9 anni, è un percorso pieno di ostacoli. L’ultimo gli si è presentato davanti nel giorno di Natale. L’estroso ex giudice del talent show X-Factor non ha potuto dare il regalo alla figlia perché «È negli Stati Uniti senza il mio consenso». Per questo, Morgan ha tentato la carta più alta: si è rivolto direttamente al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, come «supremo organo garante della costituzione e della morale». Già in passato il capo dello Stato aveva ricevuto una richiesta di soccorso da parte dell’ex cantante dei BlueVertigo. L’appello era avvenuto ad aprile in occasione di un suo concerto a Verona per il quale, in un primo momento, gli era stata negata la concessione del Teatro Romano da parte della giunta scaligera. Poi tutto si risolse con una stretta di mano tra il sindaco di Verona Tosi e Morgan e il concerto ebbe luogo. Adesso, la richiesta è più seria. «Mi aiuti a rivedere mia figlia», chiede Castoldi a Napolitano, nella speranza che faccia un «intervento urgente o mandi le forze dell’ordine» perché, dice Morgan, «tengono mia figlia sotto chiave, non mi permettono di vederla né di parlare con lei al telefono, non rispettano le decisioni del tribunale e portando mia figlia negli Usa senza il mio consenso. Violano la legge».
La battaglia legale tra Morgan e la sua ex compagna Asia Argento è iniziata nei primi giorni di Aprile per le dichiarazioni fatte dal cantante: «La droga apre i sensi a chi li ha già sviluppati. Io non uso la cocaina per sballo, ma come antidepressivo. Faccio un uso quotidiano e regolare di crack». Parole che il giorno dopo Morgan ha smentito, ma che hanno creato non pochi problemi al cantante. Prima l’esclusione dal festival di Sanremo, poi l’azione legale dell’ex compagna Asia Argento che il 13 febbraio ha ottenuto dal tribunale l’affidamento esclusivo e il mantenimento della figlia. Per Asia Argento il padre «è inadeguato al ruolo di genitore e rappresenta una minaccia per la crescita e lo sviluppo della bambina». E per queste ragioni, la figlia del regista di film horror Dario Argento non si è fermata qui e poco tempo dopo ha presentato istanza per chiedere la decadenza della potestà genitoriale di Morgan.

Da quel momento è iniziata la battaglia tra i legali dei due contendenti, con gli avvocati di Morgan che accusano Asia Argento di non far vedere la figlia all’ex compagno e con quelli di Asia che negano, dicendo che, al contrario, Morgan non risponderebbe alle telefonate per concordare «scuola, vacanze e sport». A sbrogliare la matasse legale ci penserà il tribunale. Nel frattempo Morgan spera che Napolitano intervenga e «pensi al bene della bambina», l’unica vittima senza colpa di una storia d’amore finita.

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