L’assessore ai Trasporti Lollobrigida: «Cominceremo con l’affrontare in concreto i problemi dei pendolari»

Più ambiziosi di così si muore. La missione della giunta Polverini, fresca di insediamento, è trasformare il Lazio, in quanto a efficienza e produttività, nel capofila delle regioni italiane. Parola di Francesco Lollobrigida. Al neo-assessore del Pdl è toccata la patata bollente della Mobilità e dei Trasporti. Ma lui non mostra nessuna paura di scottarsi.
Lollobrigida, su quali linee guida si svilupperà l’azione di governo nella materia di sua competenza?
«Abbiamo tanto da lavorare. Il primo degli obiettivi è migliorare il sistema di mobilità dei servizi pubblici, oggi certamente non al top, per garantire ai nostri pendolari migliori condizioni di vita. Il secondo obiettivo di carattere strategico è l’interconnessione tra il sistema logistico ed infrastrutturale del territorio - porti, aeroporti e grandi arterie - al fine di modernizzare la regione e renderla concorrenziale rispetto alle altre».
Viterbo è in dirittura d’arrivo come terzo scalo aeroportuale del Lazio o ci saranno degli ostacoli e delle scelte diverse dalla precedente amministrazione?
«Non ho ancora avuto modo di confrontarmi su questa materia. Devono essere attribuite alcune direzioni che non facevano parte di questo assessorato, tra cui proprio quella degli aeroporti. È evidente però che ci sono alcuni percorsi già iniziati che vanno valutati con attenzione».
È soddisfatto dell’attribuzione delle deleghe operata dalla Polverini o teme che ci sia qualche sovrapposizione di competenze soprattutto con Malcotti, assessore alle Infrastrutture?
«Spero e sono convinto che con Renata e tutti gli assessori della Giunta faremo un gran lavoro di squadra. Mi auguro anche che si supereranno i confini formali per riuscire a lavorare con la ferma volontà di risolvere i problemi di questa regione. Con Luca poi ci conosciamo da talmente tanti anni che avremo modo di confrontarci e affrontare insieme tutte le questioni sul tappeto».
Come pensate di mettere mano alla Cotral, un’azienda finita talvolta nell’occhio del ciclone anche per assunzioni last-minute?
«Siamo pronti a intervenire con la massima serenità e serietà. Verificheremo ogni atto dell’azienda. Delle assunzioni dell’ultima ora, nel caso in cui non siano state fatte secondo le regole, dovranno assumersene eventualmente la responsabilità coloro che vi hanno dato corso».
Come valuta i venti di «secessione» da Roma che sembrano soffiare in diversi comuni ciociari e pontini?
«Non ho condiviso questo modo di mettere in risalto alcuni malumori che tra l’altro non hanno ragione di esistere. Tutte le province sono rappresentate nel quadro del governo che è composto sia dall’assetto di giunta che dalla presidenza del consiglio. E grazie a quest’ultima tutte le province saranno rappresentate in maniera adeguata».
Come ha accolto l’invito della Polverini a ciascun assessore a sudare le proverbiali sette camicie?
«Non voglio peccare di immodestia, ma il lavorare duro è una caratteristica che contraddistingue molti di noi. Per primo tento di dare il massimo, quindi non ho bisogno di particolari sollecitazioni.

Il presidente Polverini ha tanta voglia di fare e questo ci entusiasma. I primi segnali portano a un’accelerazione nel processo di inversione di tendenza nella regione. L’obiettivo è porre il Lazio al primo posto tra le regioni italiane».

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