«Abbiamo fatto tutto quello che si poteva, abbiamo assegnato il Teatro Valle a una struttura pubblica a cui abbiamo dato fondi, e con la programmazione che avevamo in mente non avrebbe chiuso neanche un giorno. Quella occupazione non ha più senso, e credo che anche lintera città non la capisca più ». Lo ha detto lassessore alle Politiche culturali e del Centro storico di Roma Capitale, Dino Gasperini, a margine della presentazione della nuova stagione della Casa del Cinema. «Stanziare un milione e 300mila euro in più per la cultura in tempi come questi è stato uno sforzo serio. Mi auguro che il Teatro venga liberato il prima possibile, certo la programmazione non potrà essere quella che avevamo in mente. Appena, e se, il teatrosarà liberato, parliamo di programmazione. Mi auguro che venga fatto il prima possibile». A una domanda su cosa accadrebbe nel caso il Valle non venga liberato, Gasperini ha risposto: «Vedremo nei prossimi giorni».
Insomma rischia di ripresentarsi anche in questo storico teatro romano tornato nelle ultime settimane al centro delle cronache, una situazione che spesso abbiamo visto in altre situazioni: le occupazioni stanche, quasi inutili, rese obbligatorie dalle tumultuanti dichiarazioni dei giorni precedenti. Insomma, è possibile che gli occupanti del Valle non riconoscano di essere stati ascoltati. E quindi continuino sordamente a protestare sul nulla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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