L’astensione dei delusi spaventa la sinistra

L’astensione dei delusi spaventa la sinistra

Inizia così: «Cari Signori Politici, Amministratori e Affini. Premesso che sono politicamente di Sinistra con (attualmente) molte perplessità. Vi vorrei spiegare perché, dopo 38 anni che vado a votare Sinistra, ho deciso (non di votare Destra; perché sono ancora peggiori) di non partecipare più al voto». Francesco Oliveri è un elettore. È un solo voto, e con la sua scelta non può certo condizionare la scelta del prossimo sindaco. Ma il fatto è che Francesco Oliveri non è l’unico. Magari è il solo ad aver trovato la voglia e la forza di dare voce al suo sfogo. Ma a sinistra sanno che il voto del 27 e 28 maggio è tutt’altro che scontato, proprio perché nella coalizione che dovrebbe sostenere Marta Vincenzi si ritrova il maggior numero di scontenti. E non è solo una questione prettamente politica. Oliveri, nella sua lettera aperta ai «signori politici», dice perché stavolta non si farà più fregare dalla sinistra. E le sue sono tutte motivazioni estremamente concrete.
Le bugie sull’Ici. «Ricordo benissimo che, quando c'era il governo di centrodestra, - scrive il cittadino - il Comune di Genova aumentò la percentuale dal 5,8 al 6 riducendo le detrazioni per la prima casa, addossando la colpa alle minori risorse che il Governo Centrale aveva destinato alle Regioni. Ora al Governo c'è il centrosinistra e tutto è rimasto invariato (e riduzione delle detrazioni)».
Neri per le Aree blu. «Nonostante ci sia un malcontento generale per il pagamento indiscriminato della sosta. Nonostante ci siano state pronunziazioni dei giudici di pace. Nonostante il codice della strada obblighi a lasciare zone libere in prossimità di quelle a pagamento. Nonostante ci sia stata una sentenza della Cassazione. Il Comune di Genova, infischiandosene di tutto questo, continua imperterrito a fare pagare indiscriminatamente le soste nelle Aree Blu»
La mazzata del bollo. Il signor Oliveri prende in prestito un concetto dalsito dell'Agenzia delle Entrate: «Inoltre, solo per i residenti in Liguria e Toscana, la nuova tariffa prevede un aumento applicabile a tutte le categorie di veicolo».
Multe, meglio tacere. «Purtroppo non posso esprimere liberamente il mio pensiero sopra quest'argomento perché sarebbe talmente pesante da essere oggetto di possibile denuncia», osserva il cittadino, lasciando però capire il suo pensiero.
Poi Francesco Oliveri fa una carrellata delle altre perle regalate a Genova dalla sinistra, dallo «scandalo» della strada sulla sponda destra del Polcevera («Sono a dir poco 30 anni che la strada sulla sponda destra del Polcevera è incompiuta creando, enormi disagi per la popolazione locale»). Accenna a Scarpino e altri punti debolissimi delle amministrazioni che si sono succedute. Poi chiosa con una bordata: «Credo che non abbiate capito una cosa fondamentale. Voi Governanti, tutti, siete stati votati per amministrare la volontà dei cittadini e non per imporre la vostra. In ragione di tutto quanto sopra e altro, non ho più il coraggio, la stima, la fiducia, ecc.

di andare a votare nuovamente i governanti di centrosinistra e tantomeno quelli di centrodestra». A Genova è un po’ però come al Senato. Se un elettore di sinistra si astiene, il suo equivale a un voto contrario. E la Vincenzi ne sta già ottenendo parecchi.

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