Sul super Ecopass ci sarebbe ancora parecchio da dire, ma i giochi sembrano ormai fatti. Ancora questione di qualche giorno e le linee guida saranno messe nero su bianco. «Abbiamo ancora qualche giorno di lavoro per definire le cose - spiega l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran -, per fare gli ultimi confronti ma le idee ce le abbiamo abbastanza chiare, stiamo definendo solo gli ultimi passaggi del provvedimento».
In sostanza, Pisapia e company proseguono a testa bassa e non hanno la minima intenzione di fare passi indietro: «La nostra missione - spiegano - è ridurre il traffico del 20 per cento. Stiamo cercando una soluzione che ci permetta di ottener il risultato gravando il meno possibile su ogni categoria». Sarà. Fatto sta che, a parte per i residenti, non ci saranno eccezioni per nessuno: è infatti ancora da confermare lo sconto ai commercianti. Se ne è discusso nel gruppo di lavoro ma nulla è ancora certo. L’unica certezza è che il ticket costerà 5 euro e il Comune calcola fin d’ora incassi pari a 31 milioni di euro all’anno.
La giunta di Palazzo Marino inoltre fa cadere nel vuoto le critiche mosse dai colleghi della Regione Lombardia, che tornano a bocciare il ticket d’ingresso, soprattutto nella sua versione strong: «Se Ecopass non funziona - critica l’assessore lombardo ai Trasporti Raffaele Cattaneo - perché riproporlo? E comunque, se invece funzionasse e quindi facesse diminuire l’utilizzo delle auto, a causa dei tagli al trasporto pubblico locale, non potremmo garantire mezzi pubblici adeguati». Perplesso sul nuovo Ecopass anche il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, che chiede di valutare esenzioni e riduzioni per certe categorie che «entrano in città per motivi di lavoro e che altrimenti sarebbero scoraggiate».
Il Pdl a Palazzo Marino contesta il metodo Pisapia. Il capogruppo Carlo Masseroli, non avendo ottenuto risposte dal sindaco, torna a lanciare il suo appello: «Pisapia e la giunta portino in commissione e in aula la bozza di proposta prima che la giunta prenda decisioni. Sarebbe un segno di volontà di vero coinvolgimento della città e non le solite chiacchiere. E ricordo al sindaco che è il consiglio l’assemblea democraticamente eletta e non quella dei suoi comitati».
E anche le associazioni dei consumatori chiedono di fissare dei paletti prima che ogni decisione sia presa: «Misuriamo i costi e i benefici di Ecopass, compresi quelli amministrativi, in termini di risparmio nell’attraversare la Ztl, di maggior affidabilità del trasporto pubblico locale e di benefici ambientali. E poi - suggeriscono - creiamo un soggetto terzo, dedicato a monitorare finalità, qualità ed efficienza degli investimenti sulla mobilità sostenibile».
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