Basta con l’immagine da Crocodile Dundee. Il paese delle avventure e della vita selvaggia non attrae più i turisti. E l’Australia si rilancia con lo spirito: nella nuova campagna pubblicitaria, partita in questi giorni, il paese si presenta come il luogo in cui “perdersi per ritrovare se stessi”. Una specie di meta new age sponsorizzata da una diva che di new age ha ben poco: Nicole Kidman, icona nazionale e protagonista del nuovo film Australia. La campagna costa 24 milioni e nelle prossime settimane raggiungerà gli schermi di 22 paesi in tutto il mondo.
Gli spot. Due gli spot, girati dal regista Baz Luhrmann: la promozione è infatti legata all’uscita del suo Australia, con la Kidman e Hugh Jackman. Gli spot d’autore, che s’ispirano al film, invitano chi si sente schiacciato dall’ansia e dalla routine quotidiana a “innamorarsi dell’Australia”. I protagonisti sono persone “stressate e disconnesse dalle coloro che amano e dalla loro esistenza più profonda”. Così ha spiegato il ministro del Turismo Martin Ferguson: “L’Australia è un’esperienza che cambia la vita, che trasforma”.
Il film. E’ quello che accade alla sofisticata Nicole Kidman, un’aristocratica inglese che arriva in Australia durante la seconda guerra mondiale per occuparsi di un enorme allevamento di bovini nell’entroterra che ha ereditato e si innamora di un mandriano dell’outback (Jackman). Ritrova se stessa, come suggerisce la pubblicità: rigenerata dalla bellezza della natura, del paesaggio e di quello che gli australiani chiamano il walkabout, il rito di passaggio degli aborigeni che camminano nelle sterpaglie dell’entroterra per ritrovare energie e fiducia in se stessi.
Nuovo stile. Tutt’altra storia, insomma, dalle avventure pittoresche e selvagge di Crocodile Dundee, il cacciatore di coccodrilli (a mani nude) che vive di coraggio e giungla. Funzionerà per attrarre gli stranieri verso l’Australia? Il ministero lo spera: il business del turismo vale 46 miliardi di euro l’anno ma, negli ultimi tre anni, il numero di visitatori è in calo. Americani, giapponesi e inglesi (i viaggiatori più frequenti nel continente) hanno iniziato a disertare le terre australiane e Sydney deve recuperare in fretta. C’entra la crisi (“Le condizioni economiche globali rendono difficile attrarre i turisti - ha ammesso il ministro – perciò bisogna anche prendere dei rischi, pensare a qualcosa di differente”) ma, anche, lo spot della campagna precedente, che è piaciuto pochino all’estero, con una bella ragazza in bikini che domandava al turista: “Quindi, dove accidenti sei?”. Troppo popolare, troppo ammiccante. Allora meglio riscoprire il lato spirituale e puntare su una diva che di popolare ha davvero poco (tranne la fama) come l’algida Nicole.
L’Australia ci crede: oltre ai 24 milioni per la campagna (che comprende spot e pubblicità sulla stampa) il ministero spenderà altri 7 milioni in eventi promozionali in tutto il mondo. Obiettivo: far crescere del 3,2 per cento il numero di turisti stranieri entro il 2009. Complici Luhrmann, la Kidman, i paesaggi mozzafiato del Nord Ovest e, anche, lo stress quotidiano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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