L’autoritratto di Pop. Milano per il Mutuel

Alla Banca Popolare di Milano il partito di chi invita a procedere con circospezione appare ancora forte, ma lunedì sera gli emissari del Crédit Mutuel hanno lasciato la sede di piazza Meda con in tasca una dettagliata radiografia della cooperativa milanese. Il documento, una cinquantina di pagine nelle quali la direzione generale di Bipiemme ha concentrato gli atout della capogruppo e di tutte le controllate, era stato al centro del lungo tavolo tecnico con la delegazione inviata dall’alleato francese. Il «cahier», prezioso per aiutare il Mutuel a calibrare al meglio le proprie proposte, è poi giunto sul tavolo del comitato esecutivo di Bipiemme, ma solo per un fine informativo. La riunione del 5 febbraio potrebbe, invece, essere l’occasione per aggiornare l’intero consiglio di amministrazione sul calendario e lo stato delle trattative. I due gruppi si sono dati tempo fino a giugno ma chi conosce i meccanismi di Bipiemme continua a ritenere che da qui all’estate difficilmente le discussioni con Parigi riusciranno ad andare oltre una dimensione prettamente commerciale.

Complice l’orientamento di quanti ritengono più prudente lasciare a un’eventuale seconda fase, l’avvio delle commissioni per studiare la piena alleanza industriale bramata dal Crédit Mutuel e affrontarne gli aspetti di governance.

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