L’efebico Roger Garth in passerella con i gioielli cinetici

Ha il viso di una bionda fanciulla dagli occhi azzurri e un esile corpo ma, senza complimenti, minaccia di tirar giù le mutande per dimostrare che è uomo vero. Anche se di gusti bisessuali e di aspetto tutto femminile. Roger Garth, 20 anni «circa», origine franco-tedesca, è orgoglioso di essere l’unico top model italiano. «Da piccolo mi prendevano in giro per il mio viso da bambina. Ho sofferto tanto ma ho fatto del mio punto debole un punto di forza. E oggi sono richiesto da tutte le griffe». Ha sfilato per molti, da Calvin Klein a Prada, è stato opinionista tv a Markette di Piero Chiambretti, protagonista con Naomi Campbell del calendario Pirelli 2003 e attore con Maria Grazia Cucinotta nel film Fly Line. Ora ad AltaRoma esce da una crisalide indossando i gioielli cinetici, fatti di aeroplanini e automobiline, del designer Gianni de Benedittis By Futuroremoto, vincitore per la gioielleria del concorso per giovani talenti «Who is next?». Oggetti ironici, per soggetti «mutanti» afflitti da una sindrome di Peter Pan. E la bellezza ambigua di Garth li interpreta bene. Dei Dico gli interessa poco, ma è pronto a battersi per l’adozione alle coppie gay.
Scena ben diversa, all’Auditorium, sulla passerella di Lorenzo Riva, che crea un meraviglioso abito verde e viola dedicato alla Maria Antonietta del film di Sofia Coppola. Sfila una quindicenne, ma a parlare sono gli abiti, soprattutto quelli straordinari intessuti di paglia tramata con fili d’oro. Da maestro. Dicono poco o male, invece, quelli di Alessandro Consiglio che li porta su una passerella ingombra di impalcature, mattoni e pennelli, dove operai e ragazze allegre offrono un musical ai sorpresi spettatori che credevano di andare a una sfilata. Piena di carattere invece, la collezione di Gianni Calignano che, al passo del Bolero di Ravel, presenta cappotti-kimono, abiti lunghi in chiffon verde cangiante, cappe in shantung fuxia e tubini oro.

L’olandese Addy Van Den Krommenacker, designer amato dalle star per il suo glamour, punta sull’argento e s’inchina all’eleganza di Audrey. Sfilano anche il raffinato palestinese Jamal Taslaq e il lussuoso libanese Abed Mahfouz. E stamattina, gli abiti di Raffaella Curiel dedicati alla pittrice messicana Frida Kahlo.

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