L’Emilia Romagna non parla cinese

La Regione Emilia Romagna fa bella mostra di sé all’Expo di Shanghai ma dimentica di parlare in cinese. Stando a quanto denunciato dal consigliere regionale Pdl Alberto Vecchi, il materiale distribuito ai visitatori del grande evento d’Oriente non sarebbe stato tradotto in lingua autoctona. Nemmeno una riga in cinese. «Così, gli ingenti investimenti fatti sono stati vanificati» ha spiegato Vecchi facendo riferimento ai 2,6 milioni di euro spesi dalla Regione per essere presente alla grande vetrina internazionale. Insomma, secondo l’accusa del consigliere berlusconiano, si tratta di un errore strategico imperdonabile. Ma, evidentemente, le difficoltà di linguaggio con i cinesi devono essere state una costante nella visita delle istituzioni locali emiliane.

Vittima illustre anche l’ex Prefetto, oggi Commissario straordinario di Bologna, Anna Maria Cancellieri. Invitata al «Bologna Day» organizzato nell’Expo, «per semplificare una traduzione complicata» (e forse anche scomoda) è stata presentata come Sindaco del capoluogo.

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