L'accusa è netta come la replica. «Il sindaco di Bogliasco vuole fare sparire il parco pubblico di Villa Saronio raggiungendo un accordo sciagurato con la società Immobiliare 23, attuale proprietaria del parco», ha provocato l'opposizione di centrodestra durante il consiglio comunale di venerdì sera. «Non sono più disposto a tollerare questo atteggiamento perché a tutto c'è un limite», ha minacciato di rimbalzo il sindaco, Luca Pastorino che però, alla domanda riguardante le voci di un prossimo accordo che impedirebbe l'acquisizione della Villa da parte del Comune, ha risposto con un secco «top secret».
E dire che il tempo stringe, visto che per il prossimo 19 marzo è attesa la sentenza del Tar della Liguria che dovrà decidere sul contenzioso che si trascina da quasi 10 anni. E se il Comune ne uscirà vincitore diventerà proprietario di una splendida villa contornata di alberi secolari, con tanto di accesso al mare e spazi in abbondanza per mostre, spettacoli, concerti. Un sogno che risale agli ultimi anni dell'amministrazione di centrodestra guidata da Adelio Peruzzi, titolare di una delle più frequentate gelaterie del Golfo Paradiso. Nel novembre del 1999, infatti, dopo aver cercato di acquistare la proprietà, il Comune approva una variante al Prg destinando la Villa a «Servizi di interesse pubblico». Un vincolo di destinazione, il primo passo verso l'espropriazione. Gli allora proprietari prima impugnano la decisione comunale davanti al Tar e poi cedono la villa a una società che porta avanti il ricorso e chiede anche la concessione per frazionare la villa in 5 unità immobiliari. Un conflitto complicato dalla vittoria del centro sinistra e dall'elezione a sindaco di Luca Pastorino che, come si sa in paese, intrattiene ottimi rapporti con gli attuali proprietari.
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