L’euro in caduta libera

Le preoccupazioni per l’economia europea continuano a pesare sull’euro che si indebolisce sia nei confronti del dollaro sia, in maniera più marcata, nei confronti dello yen. L’euro chiude in calo sul dollaro poco sopra la soglia di 1,27, ma durante la giornata è arrivato anche al di sotto, toccando il minimo da due anni: e non ha mai valicato il livello di 1,30 durante la giornata di contrattazioni, con una punta massima di 1,2978. Con lo yen, il cambio è a 119, ai minimi da sei anni, con un ulteriore indebolimento in vista. Il timore è che gli effetti della crisi finanziaria in Europa si rivelino più gravi del previsto.

Vista la situazione problematica, i mercati iniziano a scommettere su nuovi tagli del costo del denaro: secondo gli analisti la Fed potrebbe annunciare una sforbiciata di 50 punti base, ma anche di 75 punti, già il prossimo 29 ottobre, rispetto all’attuale livello dell’1,75%. La settimana successiva, ovvero il 6 novembre, potrebbero procedere a una manovra monetaria espansiva sia la Bce che la Bank of England.

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