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L’ex dg Cappon? 600mila euro per non fare nulla

La Rai è il paese dei balocchi, una cuccagna vera per molti che, per un motivo o l’altro, ricevono stipendi da favola per occupare uno prestigioso ufficio e fare un beato nulla. Colpa dello spoil system politico, che ad ogni cambio di stagione si lascia dietro le spalle uno strascico di direttori e vicedirettori inutili alla nuova causa. La lista è lunga, ma un nome va fatto: Claudio Cappon, ex direttore generale, in Rai con contratto a tempo indeterminato. Non fa nulla - non certo per colpa sua - ma in cambio del nulla riceve 600mila euro annui.
E questo è solo uno dei mille stipendi d’oro pagate con le pubbliche casse della Rai. Il settimanale L’Espresso ha messo le mani sui compensi 2009/2010 dei dirigenti e delle star del servizio pubblico, e le scodella nel numero in edicola oggi, per la gioia degli abbonati. Avvertenza: la lettura può creare scompensi, crisi acute di invidia sociale, sonora incazzatura. A partire dall’estratto conto del presidente Rai, Paolo Garimberti, che per il suo ruolo di garanzia percepisce la bellezza di 448mila euro all’anno. I sette consiglieri di amministrazione, del resto, occupati da poche sedute mensili, come compenso per il disturbo possono contare su un centinaio di migliaia di euro all’anno (98mila).
Il direttore generale Mauro Masi arriva invece a 715mila euro, mentre tra i vicedirettori quello meglio piazzato è Giancarlo Leone, che guadagna circa 470mila euro l’anno, mentre l’astro nascente Lorenza Lei tocca solo i 350mila, esattamente quanto il collega in quota Lega Antonio Marano. Gianfranco Comanducci, quota Pdl, prende circa 440mila euro. «Nel 2002 la sua retribuzione era di “«soli” 235mila euro - racconta il settimanale - Tra incrementi retributivi, scatti di carriera, promozioni e gratifiche lo stipendio oggi è quasi raddoppiato».
Fra i giornalisti si segnala Michele Santoro, con 715mila euro all’anno. Giovanni Minoli, ex direttore di Rai Educational e oggi capo della struttura che si occuperà della programmazione in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia, ha uno stipendio che arriva, tra fisso e indennità, a 550mila euro. Bruno Vespa, da esterno, prende invece più del doppio: 1,2 milioni, mentre Ballarò porta nelle tasche di Giovanni Floris 450mila euro l’anno. Anche il conduttore in forza a Raitre uscendo dall’azienda oggi guadagna più di prima, assumendosi come contropartita, dicono i suoi, «i rischi insiti in una collaborazione a tempo».
Il contratto di Minzolini non è nella lista, ma una fonte autorevole giura che è simile a quello di Gianni Riotta, «forse qualcosa di più». Riotta nel 2007 prendeva un fisso da 560mila euro, con bonus che potevano far lievitare la busta paga fino a 610mila. Un altro che non si può lamentare», scrive L’Espresso, è il direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce, che viaggia sui 400mila euro l’anno, mentre il direttore di Raiuno Mauro Mazza, prende 300mila euro.
Il monte stipendi per l’intrattenimento della Rai, invece, supera il miliardo di euro, e un decimo finisce in contratti contrattisti esterni. Una delle dive più pagate è Antonella Clerici: il contratto in scadenza era di circa 1,5 milioni, cachet che comprendeva anche la conduzione del Festival di Sanremo. Il nuovo accordo, pare, sarà ritoccato al rialzo. Il suo successore all’Ariston dovrebbe essere Carlo Conti, che oggi guadagna 1,3 milioni l’anno. «Un affare», chiosano da viale Mazzini, «vista la mole di serate che dirige».
La famiglia Angela ha invece un profilo diverso, come diverse sono le buste paga di padre e figlio: insieme costano poco più di un milione di euro, ma 750mila sono per Piero, solo 300mila di Alberto. Si sapeva (anche se rimane inspiegabile) che Fabio Fazio sfiora i 2 milioni l’anno per il suo Che tempo che fa, seguito dai 700mila di Serena Dandini (sempre su Raitre) di Parla con me, nessuno sospettava che Pupo avesse strappato un contratto da 400mila euro l’anno, di poco inferiore a quello firmato da Max Giusti: il comico che conduce dal 2008 Affari tuoi ed è ora in onda con Stasera è la tua sera prende circa mezzo milione. Massimo Giletti, eroe settimanale dell’Arena di Domenica In e giurato in Ciak...si canta, guadagna invece 350mila euro l’anno, 50mila in più dell’ex zarina dell’azienda Alda D’Eusanio, in onda sempre la domenica ma su Raidue. Molto meno guadagna la show girl che ha sostituito con grandi polemiche la Clerici alla Prova del cuoco: la giovane Elisa Isoardi da Cuneo, classe 1982, prende per spiegare ricette e ospitate varie 180mila euro tondi tondi. Non male, visto che il più anziano Osvaldo Bevilacqua, dal 1977 al timone di Sereno variabile, può contare su 250mila euro l’anno.

Se la cava benissimo l’eterno Pippo Baudo: il mito resiste anche nel cachet, visto che i 900mila euro l’anno sono riservati davvero a pochi. Crescono bene anche i giovani, però: il principe Emanuele Filiberto, visto che la famiglia langue nella povertà, per lo show su Raiuno porta a casa 20mila euro. A puntata.

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