da Roma
Lui, Sergio DElia, ex di Prima linea, dodici anni di carcere per concorso in omicidio, stavolta ha dovuto fare un passo indietro. «Chiederò la grazia a sua maestà Walter», ha detto, ma Veltroni ha posto il veto alla sua ricandidatura al Parlamento.
Così invece il passo avanti lha fatto lei, Elisabetta Zamparutti, tesoriera del Partito radicale, moglie di DElia e animatrice assieme al marito dellassociazione contro la pena di morte Nessuno tocchi Caino. Più che un passo però si tratta di un passetto, probabilmente insufficiente per entrare a Montecitorio, visto che il Pd lha messa al quarto posto della lista per la Camera in Basilicata. «In realtà è al terzo posto - spiegano dal loft - perché Veltroni opterà per il collegio di Roma due». Una rassicurazione che non tranquillizza i radicali, convinti che anche la Zamparutti è destinata alla trombatura.
Lei comunque non si scompone. Da sempre abituata al profilo basso, anche stavolta non ne fa una questione personale. E la sua candidatura nel Partito Democratico, dicono da via Torre Argentina, non centra niente con la bocciatura del marito. Insomma, niente compensazioni, nessun «parentismo». La Zamparutti era già un promettente quadro del Pr quando ha conosciuto DElia, ci ha lavorato insieme a Nessuno tocchi Caino e poi lha sposato.
Al vertice radicale la Zamparutti ci è arrivata nel 2006 dopo tanta gavetta, quando lultimo congresso decise di affidare la gestione pratica del partito a una squadra di tutte donne: Rita Bernardini segretaria, Elisabetta Coscioni presidentessa, Elisabetta Zamparutti tesoriera, questo il pacchetto di mischia femminile che affianca i due leader storici Marco Pannella e Emma Bonino.
E proprio il ministro uscente al Commercio estero è la persona con più strettamente ha lavorato in questi anni, soprattutto nella battaglia per la moratoria Onu sulla pena di morte.
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