Egregio Direttore,
e così il... Cecchini ha colpito ancora. Dopo la beffa della Fontana di Trevi, ha preso di mira la famosa Scalinata di Trinità dei Monti in Piazza di Spagna. Unazione ideata, preparata e realizzata alla perfezione.
Qualcuno potrebbe definirla una goliardata, ma non lo è perché Cecchini è troppo intelligente e creativo perché questa sua «azione» si presti ad essere liquidata così sbrigativamente come un fatto goliardico. Del resto siamo di fronte ad un fatto annunciato. Allindomani della colorazione di rosso della Fontana di Trevi, infatti, disse che avrebbe continuato ad esercitare questa sua forma di protesta attraverso altre azioni spettacolari. E non si può certo dire che non sia riuscito nel suo intento. Dunque, niente sorpresa.
Quello che invece sorprende (e non poco) nella vicenda delle palline colorate che hanno invaso Trinità dei Monti, è il fatto che Cecchini sia stato arrestato - dopo lintervento di un vigile urbano, Polizia e Carabinieri per «imbrattamento».
Non voglio fare alcun commento, ma soltanto una considerazione.
Ma perché a Napoli nessun vigile urbano, poliziotto o carabiniere ha ritenuto di dover arrestare i responsabili dello scempio cui assistiamo da settimane intere. Forse che in quel caso non si configura il reato di «imbrattamento»? E se è così, di che si tratta allora?
È ovvio che questa è una domanda retorica e come tale non si aspetta una risposta... Una domanda, stavolta non retorica, però, vorrei rivolgerla allassessore Capitolino alla Cultura, Silvio Di Francia.
Questo signore ha rilasciato questa dichiarazione: «Era in crisi di visibilità mediatica. È stato un gesto di folklore molesto, i responsabili pagheranno le conseguenze, perché questi costi non vanno addebitati ai cittadini, ma ai colpevoli».
Benissimo, caro assessore, Lei ha ragione: i costi della rimozione delle palle colorate vanno addebitati ai responsabili.
Mi permetto, però, di farle osservare che tali principi sono giusti e sacrosanti solo se si applicano erga omnes, altrimenti il pistolotto che ha fatto non funziona, quindi, se lo poteva risparmiare.
A Napoli (ed in tutta la Regione Campania) i suoi colleghi di coalizione al governo della Città e della Regione stessa, hanno fatto la stessa cosa di Cecchini (anche se con... materiali diversi): hanno «imbrattato» lintera città.
Non ho sentito nessuno degli esponenti dei partiti di maggioranza esprimere dissenso ed invocare la legge contro quei responsabili, anzi stanno costringendo cittadini di altre Regioni a farsi carico degli errori dei politici campani.
Non le sembra, tutto ciò, molto distante dalla sua presa di posizione nei confronti di Cecchini? Ma non sarà che lei parla così perché Cecchini è un po, diciamo così, distante politicamente dalle sue posizioni?
Assessore, mi permette una citazione? Il grande filosofo Kant diceva «Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza».
Linerzia dei magistrati nei confronti dello sfascio di Napoli è impressionante. Ma in fondo li si può capire: sono troppo impegnati ad ascoltare le registrazioni telefoniche Berlusconi-Saccà. Limmondizia può attendere, la vera emergenza sono le attricette Rai.
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