Politica

L’INCHIESTA DI BARI SU GIANPI E LE ESCORT

Ci siamo. Dopo settimane di tam-tam, indiscrezioni, «spifferi» vari, adesso c’è una data orientativa. La procura di Bari depositerà giovedì prossimo, il 15 settembre, tutti gli atti relativi all’inchiesta sul giro di escort che gravitava attorno a Gianpaolo Tarantini. Tutti, comprese le famose intercettazioni che più che il premier - i colloqui tra il re delle protesi barese e il presidente del Consiglio sarebbero solo una trentina - fanno tremare la Bari-bene, visto che a feste e festini avrebbero partecipato fidanzate, figlie e mogli di noti, notissimi professionisti del capoluogo pugliese. L’imminente deposito degli atti dell’inchiesta barese è uno dei punti che i pm di Napoli mettono alla base della presunta estorsione a Berlusconi. Una tesi che non regge. Anche se Tarantini, a Bari, chiedesse il patteggiamento (il motivo del ricatto secondo i pm napoletani) gli atti uscirebbero ugualmente, considerato che gli indagati sono una dozzina. Comunque, ormai ci siamo.

Ancora pochi giorni e l’ondata di fango arriverà.

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