L’industria del citofono

Giuliano Amato si è messo in testa di punire tutti i clienti delle prostitute. La diessina Barbara Pollastrini invece si è messa in testa di perorare la causa delle cooperative di prostitute (anche di prostitute) ma don Oreste Benzi dissente, perché dice: prima liberiamole dai loro schiavisti, poi vediamo quante rimangono a fare questo mestiere. Infine: la Pollastrini, ancora, ci informa che la prostituzione è cambiata in quanto «non siamo più di fronte a prostitute che lo fanno per libera scelta». Allora, nell'ordine: 1) Le prostitute di cui parla la Pollastrini ci sono da almeno 15 anni e sono tutte straniere, oggetto di un'autentica tratta e problema di ordine rigorosamente pubblico; 2) Nessuna di costoro, da libera, farebbe probabilmente la prostituta perché è stata attirata in Italia da ben altri miraggi: figurarsi se si costituirebbe in cooperativa; 3) In generale stanno parlando solo delle prostitute da strada che ormai sono un'infima minoranza rispetto al numero di prostitute frattanto cresciuto in maniera impressionante e che già opera per liberissima scelta in casa propria, non in cooperativa.

Fate una prova: digitate «escort» in un qualsiasi motore di ricerca e poi, di seguito, il nome della vostra città. Le schermate vi spiegheranno come funziona la prostituzione oggi: foto, recapiti e persino recensioni dei clienti. Per alcuni un problema morale, per altri un problema fiscale.

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