L’industria soffre in marzo fatturato e ordini ai minimi

da Roma

Brutte notizie dai dati Istat di marzo per l’industria italiana: il fatturato delle imprese industriali ha fatto segnare un calo del 4,3% rispetto al marzo del 2007. Si tratta del calo annuo peggiore dal 2004 ad oggi. E se il fatturato «fotografa» il presente, un secondo dato non dice nulla di buono per l’immediato futuro: gli ordini dell’industria hanno fatto segnare, sempre in marzo, un calo del 3,7%. Anche in questo caso si tratta della cifra peggiore da 4 anni a questa parte.
L’insieme dei dati e delle stime a disposizione porta a credere che il secondo trimestre 2008 possa essere il peggiore dell’anno. Nei giorni scorsi, il Centro studi della Confindustria ha previsto una frenata produttiva in aprile. Inoltre, le stime preliminari elaborate da Terna sulla base dell’energia elettrica immessa in rete in aprile e nella prima metà di maggio indicano una brusca battuta d’arresto per la produzione (meno 6,8% rispetto alla metà di maggio 2007). Da aprile si sta registrando anche un calo netto dell’Iva. Tutto questo, combinato con l’euro forte, le condizioni di credito piuttosto rigide e l’inflazione elevata, porta gli economisti a ritenere che dopo un primo trimestre più o meno piatto (si parla di una crescita dello 0,2%, i dati Istat saranno resi noti venerdì), il secondo trimestre possa mostrare una crescita zero o persino il segno negativo.
L’Istat ricorda che i dati su fatturato e ordinativi risentono dei due giorni lavorativi in meno del marzo 2008. In ogni caso, i segni destagionalizzati sono ugualmente negativi. Emergono poi alcuni settori in cui la situazione appare ancora più preoccupante. Il fatturato degli autoveicoli mostra, ad esempio, un calo del 26,1% rispetto al marzo 2007 (meno 31,2% sul mercato nazionale, e meno 18,2% su quello estero). Sempre nel settore dei veicoli gli ordinativi sono diminuiti del 7% (meno 14% sul mercato nazionale, parzialmente bilanciato da un +4,5% sul mercato estero). La Coldiretti fa inoltre sapere che, sempre in marzo, la produzione agricola ha fatto registrare un calo del 6,7%, per effetto di un meno 11,1% delle coltivazioni, e un più 1,9% nell’allevamento.
L’unico settore a mostrare un fatturato in forte crescita è quello dell’energia.

Nulla di sorprendente, se si pensa all’aumento dei prezzi di petrolio e gas. Dal marzo 2007 a quello 2008, il fatturato energetico è cresciuto del 20,2%. Tutti segni meno, invece, per beni strumentali, beni intermedi e beni di consumo.

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