Economia

L’inflazione precipita all’1,6% «Calerà ancora fino all’estate»

In gennaio l’inflazione precipita all’1,6% dal 2,2% registrato in dicembre: il primo dato sull’andamento dei prezzi nel 2009 sorprende gli economisti non per la direzione - tutti prevedevano un calo dell’inflazione - ma per l’entità. Solo qualche mese fa, in agosto, l’inflazione era arrivata al 4,1%, sospinta dai fortissimi rincari del petrolio (giunto nel luglio scorso a 147 dollari al barile) e degli alimentari. La frenata è stata altrettanto rapida, sempre guidata dai prezzi energetici, e proseguirà nei prossimi mesi, affermano concordi i centri di ricerca economica. L’Isae si spinge a prevedere che in estate l’indice scenderà sotto l’1%, anche grazie all’effetto statistico.
La voce che più delle altre sta contribuendo al rallentamento dei prezzi è quella dei trasporti (a dicembre -1% su base mensile), legata al costo della benzina (-1,9% rispetto a dicembre), del gasolio (in un mese -5,8%) e dei biglietti aerei (-9,4% sempre su base mensile). Segni meno anche nei settori delle comunicazioni, dell’abitazione, di alberghi e ristoranti, spettacoli e cultura. In controtendenza solo il capitolo dei servizi sanitari e il generico «altre spese e servizi», entrambi con aumenti dello 0,2%.
Restano tuttavia alcuni segnali di tensione nel capitolo degli alimentari. Il settore segnala prezzi in aumento del 3,8% su base annua, il doppio cioè dell’indice generale; ed anche su base mensile si registra in gennaio un +0,1%. Frena il prezzo del pane, la pasta resta stabile dopo un anno in cui è «lievitata» del 25,5%, ma rincarano carne e pesce, latte, formaggi e uova. Secondo la Confederazione italiana agricoltori, il settore primario sta contribuendo alla frenata dell’inflazione, ma persistono problemi al dettaglio che impediscono il ribasso dei prezzi per il consumatore finale.
Fin qui le cifre. Quanto alle previsioni per i prossimi mesi, tutti concordano sul fatto che la tendenza dell’inflazione resterà al ribasso, in Europa e in Italia, sino all’estate. Secondo Marco Valli, capo economista di Unicredit, potrebbe registrarsi una pausa in febbraio, ma la dinamica continuerà a calare nei prossimi mesi fino ad avvicinarsi allo zero in piena estate; nella media annua, l’inflazione si attesterebbe intorno allo 0,9%. Per l’Isae, «fino all’estate il quadro è orientato nella direzione di un notevole rallentamento».
Il calo dell’inflazione, combinato con la tenuta dei consumi nel periodo natalizio e l’incremento delle retribuzioni del 3,5% nel 2008, è «incoraggiante per l’economia», commenta il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola. Il governo, aggiunge, si sta concentrando sulla protezione dei lavoratori con il piano per gli ammortizzatori sociali, e sul sostegno dei settori in difficoltà - auto, moto, beni durevoli - che sarà varato oggi dal Consiglio dei ministri.

Per la Confcommercio, invece, la crisi resta «profonda» e il comportamento dei consumatori appare molto incerto.

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