«Con l’Inter ce le daremo... in campo e da gentiluomini»

«Bene entusiasmo e voglia della squadra. Ma la rivalità resti nei limiti sportivi»

da Pinzolo

La Juve come Muhammad Alì, negli auspici del suo ad Jean Claude Blanc, arrivato ieri a Pinzolo per dare il benvenuto al nuovo sponsor New Holland (azienda del Gruppo Fiat: accordo triennale, a 33 milioni complessivi più premi): «Se devo pensare a un precedente che ci sia favorevole, cito la vittoria di Muhammad Alì contro George Foreman nel match di Kinshasa (nel 1974, ndr) per il mondiale dei massimi: Foreman era favorito ma vinse Alì, spinto da una motivazione incredibile e dall'entusiasmo della folla. Rabbia? Preferisco utilizzare un altro termine, positivo: c'è grande volontà, questo mi basta. Faccio un altro paragone: Hicham El Guerrouj è stato per anni il mezzofondista più forte del mondo, ma la prima volta che ha disputato le Olimpiadi ha perso. Tutto può succedere nello sport, a patto che il gap tecnico non sia troppo elevato». E siccome in questi primi giorni di ritiro cresce nei bianconeri la sensazione di non essere così inferiori a Inter e Milan, ecco che anche ai piani alti si affaccia un dolce pensiero tricolore: «Non credo che tanto entusiasmo possa darci fastidio: i sentimenti positivi non sono mai un danno, semmai una spinta a fare di più e meglio».
Pensa positivo, la Juve. Erano mesi che non succedeva. Blanc non chiude nemmeno la porta a eventuali discorsi di mercato: «Continueremo a tenere d'occhio il mercato fino all'ultimo giorno e, d'accordo con Ranieri, apporteremo eventuali correttivi. Non parliamo però più di Cannavaro: quello è un discorso chiuso». Lui è chiamato a dettare la linea comportamentale di chi rappresenta la Juve e vorrebbe magari mettersi di traverso nei confronti dell'Inter: «La rivalità è il sale dello sport, come Bartali e Coppi. Purché si rimanga nei confini dello sport. Ce le daremo di santa ragione, ma rimanendo gentleman in campo: Moratti ha dato la sua disponibilità e noi anche, il tutto deve cominciare dai vertici. La battuta di Mancini sul mio cognome (“Blanc chi? Il libero del Napoli?” ndr)? La prendo come una spiritosaggine: forse però non è stato un grande esempio di sportività».


Un incidente ha rovinato ieri la festa dei tifosi bianconeri accorsi a seguire l’allenamento della squadra. Ad uno di loro, aggrappato alla recinzione del campo, si è impigliata la fede nella rete maciullandogli l’anulare. Trasportato all’ospedale di Trento, l’uomo rischia di perdere l’uso del dito.

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