L’Inter riscopre le papere di Toldo

La Lazio pareggia per un errore del portiere. Traversa di Tare . Espulsi subito Burdisso e Di Canio. Frenata per Cesar

Marcello Di Dio

da Roma

Dalla squalifica per il saluto romano al rosso diretto in Coppa Italia. È un brutto momento per Paolo Di Canio che contro l’Inter non giocava da dieci anni e che ieri è rimasto in campo appena tre minuti. Così come il difensore nerazzurro Burdisso, con il quale ingaggia una rissa da far west francamente evitabile, anche se rivedendo l’episodio incriminato le colpe sembrano pendere più dalla parte dell’interista. Senza il suo leader, la Lazio ottiene un pareggio (botta e risposta Stankovic-Manfredini in sessanta secondi a metà primo tempo) che è lo specchio di un match senza grandi emozioni. E che complica il cammino della squadra di Delio Rossi nella competizione. La Lazio può recriminare, al di là del rosso a Di Canio, per la traversa colpita da Tare nel finale di primo tempo che poteva far pendere la bilancia dalla sua parte. L’Inter imbottita di riserve appare svagata nel primo tempo, ma più convinta nella ripresa (dominio nel possesso palla) anche se Ballotta non corre grandi rischi.
Lo scenario è sempre il solito: insulti a Roberto Mancini, che alla vigilia aveva precisato che ormai è «un avversario»; fischi all’ex Mihajlovic ogni volta che tocca il pallone; insulti al presidente Lotito, ancora contestato dalla curva. A inizio partita, invece, il siparietto inatteso tra Burdisso e Di Canio: il laziale abbraccia il difensore dell’Inter, forse per calmarlo, quest’ultimo reagisce violentemente e provoca la veemente risposta del laziale. Rizzoli decide per il rosso diretto, con disappunto di entrambi.
La partita stenta a decollare, il freddo che attanaglia l’Olimpico “congela” le idee delle due squadre. Più attiva la Lazio, pronta a giocare in velocità di fronte al fraseggio continuato dei nerazzurri, ma a segnare per prima è l’Inter, che intanto aveva collezionato un’infinità di calci d’angolo. E l’azione è tutta costruita da ex laziali: cross di Favalli (ancora amatissimo da queste parti), tocco di sinistro di Stankovic che anticipa il distratto Giallombardo e batte Ballotta. Bastano però sessanta secondi alla Lazio per rimettere in equilibrio la partita: lancio lungo di Keller, il pimpante Manfredini supera con un pallonetto Wome, che voleva chiudergli la strada, e Toldo, autore di un’uscita tanto avventata quanto inutile. La Lazio sfiora il sorpasso con Tare, il cui tiro dal limite si stampa sulla traversa e sarà l’ultima vera emozione del match. Ripresa deludente, nella quale si assiste all’esordio in biancoceleste di Mauri, autore anche di un tiro in porta. L’Inter prova a giocare di più, Mancini prova a giocare la carta Adriano senza fortuna. E proprio in chiusura Tare sfiora la rete di testa a due passi da Toldo.
La sfida proseguirà ora sul mercato, per la questione Cesar. Ieri il passaggio del brasiliano all’Inter ha subito una forte frenata e tutto potrebbe saltare. «La trattativa con la Lazio sta dormendo», ha detto ieri il patron Moratti. Oggi forse un nuovo contatto tra le società: insieme al giovane Quadri, l’Inter potrebbe inserire nella trattativa il baby portiere Cordaz.

Moratti ha poi confermato l’abbandono della pista Simone Inzaghi, ma «non per una spinta dello spogliatoio, i giocatori non sono entrati in nessuna di queste cose» e ha stroncato sul nascere qualsiasi voce di un interessamento del Milan per Materazzi.

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