Cassano e Pazzini i colpi proibiti, Suazo, Toni e Pandev quelli già certi, Ledesma e D’Agostino quelli possibili. Senza dimenticare il ritorno al Milan di David Beckham. Si è aperta ieri ufficialmente la sessione invernale del calciomercato: fino alle 19 di lunedì 1° febbraio occhi puntati sulle trattative che si svolgeranno all’Atahotel Quark di Milano. Ma il mercato è già scoppiettante, visto che dalla fine del 2009 molte squadre hanno iniziato a puntellare gli organici, con operazioni in entrata e in uscita.
L’anno appena concluso ha consegnato quattro acquisti importanti: Beckham al Milan e Toni alla Roma sono in prestito per sei mesi, Suazo al Genoa (ieri le visite mediche, oggi la presentazione ufficiale prima dell’amichevole con l’Alessandria) è sempre in prestito ma con diritto di riscatto, il difensore dell’Udinese Felipe, presentato ieri, è costato alla Fiorentina 9 milioni pagabili in tre anni. E alla lista delle società attive si aggiungeranno ora l’Inter e la Lazio. Domani sarà finalmente il giorno del ritorno in nerazzurro (da svincolato) di Pandev, che firmerà un contratto di 4 anni e mezzo. Senza dimenticare la corte serrata a Kolarov: pronto sul piatto il prestito fino a giugno del giovane Santon come contropartita. Lotito, sentito il tecnico Ballardini, non è contrario alla cessione. Oggi o domani Floccari firmerà per la Lazio, completando il «vorticoso» giro di attaccanti che ha contraddistinto le prime ore del mercato di riparazione: il gap tra domanda e offerta di 100mila euro non sembra più insormontabile.
E se Cassano e Pazzini continuano ad essere appetiti soprattutto in Premier (la Samp valuterà tutte le offerte, difficile però che decida di cederli), arrivano dall’estero assalti per due interisti che hanno pochissimo spazio: Amantino Mancini è stato contattato dallo Zenit del suo ex tecnico Spalletti, Marco Materazzi ha ricevuto una proposta dal Panathinaikos (prossimo avversario della Roma in Europa League) e dal West Ham di Zola, ma anche dal Genoa che ha mollato Marquez, pronto a rinnovare con il Barcellona. I tre milioni di ingaggio del difensore possono essere il vero problema, ma se Materazzi sceglierà la Grecia sarà un campione del mondo del 2006 in controtendenza, visto che dei sette italiani «emigrati» dopo Berlino, in sei sono già rientrati in patria.
Come Roberto Mancini (che non dovrebbe almeno per ora avere in rosa il difensore danese Kjaer, bloccato fino a fine stagione dal Palermo), anche Luciano Spalletti sogna di pescare nel campionato italiano. Finora però ha ricevuto solo rifiuti: prima quello di Pandev, deciso a restare in Italia, ieri quello di un altro laziale pure scontento, Tommaso Rocchi e ora potrebbe ricevere anche il no di Adrian Mutu, che la Fiorentina non ritiene più incedibile. San Pietroburgo sarà anche una bellissima città, lo Zenit avrà anche alle spalle un colosso energetico mondiale come la Gazprom e può dunque garantire ingaggi milionari, Spalletti sarà anche uno dei tecnici più bravi d’Europa, ma il salto nella fredda Russia non sembra ancora nei sogni dei calciatori italiani e stranieri di serie A. Ma la lista del tecnico di Certaldo è lunga, forse riceverà qualche sì da Roma (vedi Brighi, da lui rilanciato in giallorosso, o Perrotta, un altro campione del mondo con Lippi pronto a 33 anni - quattro in meno del collega Materazzi - a tuffarsi in una nuova avventura).
E a proposito della Capitale, l’arrivo di Toni ha entusiasmato la piazza giallorossa, destinata però a non vedere altri arrivi (tranne forse Dossena dal Liverpool in virtù dei buoni rapporti con i Reds dopo l’affare Aquilani, il problema restano le casse vuote di Trigoria).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.