«La classifica non mente. Solo una vittoria ci farebbe tornare in corsa. Sfruttare il fattore campo sarà quindi indispensabile, perché con questo Milan è difficile contrapporre altre armi». Benoit Pedretti, capitano di lungo corso dellAuxerre, tocca le corde dell'orgoglio della sua squadra perché sotto sotto crede nell'impresa. «Non abbiamo nulla da perdere. Una vittoria dei rossoneri non farebbe notizia - racconta - ma essendo la formazione di Allegri una delle più competitive di questa Champions l'approccio sarà anche divertente».
Pedretti, 30 anni, è alla sua seconda esperienza in Champions, avendo giocato in precedenza con la divisa del Lione. «LOlimpique era una squadra che aveva il dovere di vincere sempre e comunque. Spesso in Europa affrontavamo gare senza la giusta serenità. Ad Auxerre nessuno invece ci chiede il miracolo. La serenità potrebbe fare la differenza». Serenità abbinata a un gruppo di giocatori di buon livello diretti da Jean Fernandez. «Siamo ben attrezzati per mettere in difficoltà chiunque. Penso a Le Tallec, Birsa e Coulibaly, elementi dalle doti tecniche indiscutibili. Anche se in tutta onestà credo che il massimo traguardo per l'Auxerre in questa stagione possa essere un trionfo in Coppa di Francia». Pedretti è comunque consapevole che una prova magistrale contro il Milan potrebbe riaprirgli le porte della nazionale. Laurent Blanc lo sta seguendo con attenzione e lo considera una buona alternativa di Nasri e Gourcouff. «Disputare i prossimi Europei sarebbe il modo migliore per salutare il calcio inteso ad alti livelli.
LINTERVISTA 4 BENOÎT PEDRETTI
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