L’INTERVISTA LICIA COLÒ

Licia Colò, cosa non dovrebbe mai fare un italiano all'estero?
«I paragoni con l'Italia. Siamo un popolo di viziati, abituati alla buona cucina, alle comodità, ai posti belli... ma quando si viaggia si dovrebbe avere la mente libera da pregiudizi per cogliere il meglio e apprezzarlo».
Ricorda un episodio particolare?
«Ero in Patagonia con un gruppo di persone, nella penisola Valdes, un posto incantevole: le balene franche allattavano i piccoli a pochi metri dalle barche. In quel momento unico ed emozionante ho sentito gente intorno a me lamentarsi del colore del mare, dicevano che era sporco. Lo paragonavano a quello di Rimini...».
Un altro esempio?
«Spesso si fa vacanza nei villaggi (lo faccio anch'io) e ci si fida ciecamente di quegli operatori che terrorizzano i turisti facendo immaginare pericoli inesistenti... è un vero peccato. Senza rinunciare al senso critico ma fidandosi di più della gente del posto si scoprono angoli incantevoli».
Cosa si dovrebbe fare invece in un Paese straniero?
«Informarsi prima di partire è fondamentale, serve a capire la realtà che si incontrerà ma poi il segreto è affrontare le novità con lo stesso entusiasmo di un bambino».
Qual è il viaggio che le è rimasto nel cuore?
«É sempre l'ultimo. Sono appena rientrata da una crociera, la prima della mia vita, sui fiordi norvegesi: non ha idea di cos'è aprire gli occhi al mattino e trovarsi di fronte una cascata...».
Il viaggio che sogna e non ha ancora fatto?
«Da anni vorrei visitare le isole Svalbard, estremo Nord, in mezzo al mar glaciale artico: sono abitate da piccoli villaggi soltanto due mesi l'anno. Ci vivono gli orsi bianchi, la natura domina incontrastata...»
Progetti di lavoro?
«A settembre condurrò Nati liberi su Raitre, una serie di documentari della National Geographic, la storia più bella che divulgheremo ha dell'incredibile...»
La racconti...
«Uno scienziato inglese ha studiato un gruppo di jene in Sudafrica per 15 anni. Ci crede? le jene hanno accettato quest'uomo permettendogli di avvicinarsi ai cuccioli, di condividere gli stessi spazi. Le riprese mostrano momenti davvero struggenti, in una si vede il ricercatore che porta le sue due bambine ancora piccole in mezzo al gruppo...

Se uno non lo vede non ci crede!».
Altri lavori?
«Proprio stasera andrà in onda su Raitre l'edizione estiva del mio programma Alle falde del Kilimangiaro si parlerà della bellezza nel mondo, di come viene intesa nei vari Paesi».

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