da Messina
Lunica cosa della partita che non è piaciuta a Spalletti è stato il risultato. Lo ha detto ironicamente in sala stampa. Le verità vere si dicono scherzando: a nessuno, infatti, piace perdere due punti preziosi allultimo istante, forse a tempo già concluso, e per giunta su calcio di rigore. Per il resto il tecnico della Roma ha attinto al suo proverbiale fair play. Il rigore? Anche se allultimo momento è un episodio che rientra nella partita. I falli in area su Mancini e Pizarro? Come sopra. Ed il gol di Mancini? Anche quello fa parte della gara, solo che quando «la Roma si distende lo fa molto bene e sa sfruttare ogni situazione». Però ha ammesso che la sua squadra, pur giocando bene, non è partita fortissimo e ciò ha consentito allavversario di avere più tempo per organizzarsi mentalmente e praticamente. Ed è questo il motivo che le ha impedito di chiudere diversamente il confronto con un avversario che necessita di ossigeno per continuare a respirare ma anche per avere una spinta psicologica per iniziare con maggiore speranza il girone di ritorno. Per Giordano il risultato è stato giusto. Sullerrore difensivo del Messina che ha consentito a Totti e Mancini di dialogare e poi al brasiliano di mettere in rete, Giordano ha dribblato la domanda e si è rifugiato in un generico «quando la Roma attacca lo fa in modo incontenibile». Insomma, il tecnico peloritano ha fatto intendere che alla sua squadra non è mancata la volontà ma semmai, se qualcosa è mancata, è stata la qualità. Il rigore? «Di Napoli è stato bravo a procurarlo».
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