nostro inviato a Torshavn
Andiamo subito al sodo: stasera lItalia di Donadoni non ha scuse. È vero, si ritrova in un clima quasi invernale, qui nelle Far Öer, isole spesso flagellate da vento e pioggia, per ora governa la nebbia e lodissea vissuta da colleghi e dirigenti per raggiungere laeroporto locale chiuso e riaperto al traffico come Orio al Serio a novembre, è diventato divertente racconto per ingannare il tempo, ma tutto ciò non costituisce giustificazione di sorta. La Nazionale, chiamata agli ultimi sforzi prima di chiudere bottega e partire per le vacanze, deve collezionare due successi su due, stasera nello stadiolo di Thorshavn (6mila posti, tutto scoperto, se piove addio computer) e mercoledì prossimo in Lituania, se vuole risalire la china (con 10 punti si ritrova dietro Francia, Ucraina e Scozia a quota 12) e avvicinarsi al secondo posto del girone B che vale poi lingresso al prossimo europeo, giugno 2008, posizionato in Svizzera e Austria. La rincorsa continua, viene da pensare dopo la falsa partenza di un anno prima (pari interno con la Lituania e secco 1 a 3 rimediato a Parigi dalla Francia). E con la rincorsa continuano le polemiche che fin qui hanno intossicato il mandato di Donadoni, ct costretto a convivere con un rivale fuori dalluscio tradendo fastidio legittimo, in qualche caso un eccesso di permalosità.
A marzo scorso, la candidatura di Carlo Ancelotti (che ha appena firmato fino al 2010 il contratto col Milan e per quella data ha prenotato la panchina azzurra) lo tenne sulla graticola per qualche giorno prima di piegare, con due capocciate di Toni, la resistenza della Scozia a Bari. Adesso invece è la sagoma molto più ingombrante di Marcello Lippi a tenerlo sulle spine. Già, lex Ct campione del mondo ha appena rinunciato alla Juve rinviando al prossimo autunno ogni proposta seria di lavoro. Per settembre-ottobre (in calendario la sfida milanese con la Francia e il viaggio a Kiev per affrontare lUcraina di Sheva) è previsto il passaggio decisivo del girone dellattuale Italia, rimasta senza Nesta per esempio e circondata dal disinteresse della categoria oltre che dallinterrogativo legato a Totti (tornerà?, non tornerà?). Sarà pure una diabolica coincidenza ma nel caso di una rovinosa eliminazione del club Italia, riportare Lippi in sella sarebbe una mossa quasi scontata per lattuale federcalcio. E chissà che Abete non abbia già scambiato qualche telefonata con Viareggio per ristabilire un collegamento diretto col magnifico condottiero di Duisburg.
Allora, niente scuse. Lavversario, le Far Öer, è di quelli capaci solo di far rimediare brutte figure alle squadre col pennacchio in testa. Lultimo brillante risultato raggiunto da queste parti è datato settembre 2002, il 2 a 2 con la Scozia. LItalia ha un almanacco pieno di esempi didascalici, dalla storica Corea del mondiale 66 fino ad altri notissimi incidenti di percorso. «Solo quando sono assediati da polemiche e veleni, i calciatori italiani riescono a dare il meglio» ama ricordare Arrigo Sacchi unendo Spagna 82 e Germania 2006 e ritagliando perciò un complimento particolare ai suoi eroi azzurri finalisti di Usa 94. Nessuno di noi ha pretese stilistiche: il gruppo degli azzurri, alcuni carichi di allori (i milanisti), altri di fatica (romanisti) è arrivato spolpato allappuntamento. «Solo se giochiamo i primi 20 minuti da assatanati tutto diventerà facile» sentenzia il ct. Basteranno perciò un paio di golletti per archiviare la pratica. E alluopo possono dedicarsi specialisti del nome di Inzaghi e Del Piero, uno uscito rivitalizzato dalla finale di Champions di Atene, laltro restituito dalla Juventus alla sua dignità. La scelta del ct di schierare subito il tridente è una buona idea: in circostanze del genere è utile declinare subito le proprie intenzioni.
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