Roma«Linizio di una nuova era, è come quando gli americani sbarcarono sulla luna», la lettura romantica dei tifosi della «Magica» rimbalzato nelletere romano dopo lapprodo della cordata Usa. Ci ha pensato però il Palermo a riportare tutti sulla terra, rovinando il clima di euforia (ieri lOlimpico fioriva di bandiere a stelle e strisce e di un cartello di benvenuto: «Welcome Zio Tom») e di fatto complicando la corsa a un posto Champions.
Lentusiasmo da «sogno americano» si tramuta così in fischi a una squadra che perde lennesima occasione per rilanciare la sua annata. Buon per Tom DiBenedetto che - come riferiscono da Boston - ha seguito solo il primo tempo prima di salire su un aereo privato che lo doveva riportare in Florida. Chissà come si sarebbe arrabbiato di fronte alla débâcle giallorossa. E chissà se al suo socio James Pallotta, vero grimaldello dellaffare grazie alle garanzie personali offerte a Unicredit, non sarà andato di traverso il brindisi nel ristorante delle sorelle ad affare concluso.
Molti attendevano Pastore, che rappresenta uno dei modelli di giocatore che piacciono a DiBenedetto («nel mercato è importante selezionare i migliori giovani», il suo messaggio dagli States). Spunta invece la «Joya» (il gioiello) Abel Hernandez che diventa così leroe di un pomeriggio che sembra da quiete prima della tempesta. Il pensiero di tutti è per le notizie giunte nella notte dallAmerica dove si è sancito il passaggio di consegne dopo 18 anni di era Sensi (lormai ex presidente Rosella è in tribuna a seguire il match con la solita partecipazione come se nulla fosse accaduto). Il rigore di Totti - generoso - porta il capitano a quota 204 (Roby Baggio è a un passo) e ha il sapore di un dolce messaggio inviato ai tycoon americani. Daltronde il capitano - sette gol nelle ultime 4 partite - resta uno dei punti fermi della nuova proprietà e dei tifosi. E la Roma sembra in palla, giocando forse una delle sue partite migliori dellultimo periodo.
Ma quando Pinilla, sempre dal dischetto - penalty ancora più generoso - rimette il match in equilibrio, ecco che si riaffacciano i vecchi fantasmi. Menez e soprattutto Vucinic sprecano limpossibile sotto porta e il tiro a segno verso la porta di Sirigu si rivela infruttuoso. Fino alla frittata finale con luno-due di Hernandez, solo parzialmente riscattato dal gol di Vucinic. Sarà solo un caso, ma anche dopo la visita romana di DiBenedetto la Roma subì una sconfitta casalinga (contro la Juventus). «In tutta la settimana viviamo una situazione non facile, dove latto conclusivo sia sempre il giorno esatto prima della partita - il messaggio di Montella -. Sicuramente, questo non aiuta, però, giocatori di un certo livello devono anche, compreso lallenatore, devono anche saper convivere con queste situazioni. Anche se pure in passato questa squadra ha dimostrato di non riuscire a fare il salto di qualità. In America saranno delusi? Anche noi qui...».
Stagione forse compromessa, è già ora di voltare pagina. Anche se «ci vorranno ancora sei-sette settimane per completare loperazione», ha precisato ieri Tullio Camiglieri, presidente della Open Gate Italia che cura la comunicazione del gruppo americano.
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