Con l’orario estivo tagliate le corse sulla Roma-Viterbo

Marzio Fianese

Nonostante il centrosinistra (sia che governi il Comune, sia la Regione, sia la Provincia) non perda occasione di evocare continuamente la «cura del ferro», quasi fosse una panacea per tutti mali, le ferrovie urbane ed extraurbane e i mezzi che viaggiano su binari si confermano il vero «tallone d’Achille» del sistema di trasporto pubblico regionale. Per non parlare di tram e metropolitane, è sufficiente ricordare i continui problemi della Roma-Pantano e della Roma-Viterbo, due linee costrette ormai da mesi a interrompere spesso il servizio o a cancellare corse per mancanza di personale. Ieri, tra l’altro, è entrato in vigore l’orario estivo sulla Roma-Viterbo, che rischia di trasformarsi nell’ennesima brutta sorpresa per i pendolari del Viterbese, che avranno a disposizione meno treni per raggiungere il capoluogo. Il nuovo orario, infatti, sancisce la cancellazione di ben otto convogli attualmente in servizio sulla ferrovia regionale gestita da Met.Ro, l’azienda del Comune di Roma.
«Fino a venerdì scorso - ha fatto notare Fabio Desideri, della Lista Storace - le corse tra Civita Castellana e Viterbo erano 28. Da ieri, con l’entrata in vigore del nuovo orario (già affisso nelle stazioni), sono state ridotte a 20».
A essere penalizzati sono soprattutto i cittadini e gli studenti della provincia che si recano ogni mattina nel capoluogo dell’Alto Lazio: avranno a disposizione meno treni nelle ore di punta. «Detto ciò - ha proseguito Desideri - verrebbe da domandarsi come si giustificheranno con i pendolari le giunte di sinistra che governano la provincia di Viterbo e la regione Lazio. Dov’è il nuovo corso a favore di chi utilizza il mezzo pubblico? È questo il promesso potenziamento dei trasporti su rotaia?». «Ci sono altri aspetti - ha aggiunto Desideri - che vanno evidenziati. L’ultimo treno della mattina da Civita Castellana per Roma è alle ore 8.04. Quello successivo parte alle 12.24: in pratica rimane scoperto un lungo arco temporale di 4 ore e 20 minuti, durante il quale non si può utilizzare alcun mezzo pubblico». Particolare non di poco conto, inoltre, è che il primo treno extraurbano con partenza da Roma (piazzale Flaminio) è alle 12.25, sia in base al vecchio che e al nuovo orario. La mancanza di corse mattutine veniva giustificata con gli interventi di raddoppio della linea ferroviaria. I lavori, però, ora sono terminati con l’apertura della stazione Montebello. «Domanda: e allora perché non sono stati ancora ripristinati i treni cancellati per motivi tecnici?. Il dato positivo - ha commentato Desideri - è che il nuovo orario prevede l’aumento delle corse nel tratto urbano di Roma. Non si sa, però, con quali modalità e garanzie, visto che ora, quasi quotidianamente (è accaduto anche venerdì scorso) vengono cancellati treni per mancanza di personale».


Sulla questione la Lista Storace ha effettuato due monitoraggi settimanali, che hanno evidenziato oltre 100 treni soppressi, e ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale ai Trasporti. «Va da sé - ha concluso il capogruppo della lista Storace - che sarebbe meglio rimanere nel mondo reale e assicurare le corse attuali, piuttosto che aumentarne il numero, ma solo sulla carta».

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