Roma

L’Ospol: più vigili urbani contro i baby-borseggiatori

Cresce il turismo nella Capitale, aumenta la microcriminalità in centro Ma i «pizzardoni» sono troppo pochi

Stefania Scarpa

A Roma crescono gli arrivi (più 11.37 per cento) e le presenza (più 10.86 per cento) soprattutto di stranieri, il vicesindaco Maria Pia Garavaglia «esulta» per il trend positivo ampiamente confermato a luglio, eppure dimentica il rovescio della medaglia: più turisti nella Capitale, più «prede appetibili» per borseggiatori e criminali comuni contro cui il Campidoglio mette in campo un numero di «pizzardoni» a dir poco insufficiente. La denuncia arriva dall’Ospol, organizzazione sindacale della municipale, che ricorda al numero due di Veltroni con delega al Turismo il danno d’immagine che la Città Eterna riceve ogni giorno dalle centinaia di colpi messi a segno dai «manolesta» di turno. «Quest’anno - spiega Luigi Marucci, segretario sindacale - Roma è tornata a essere la meta preferita di moltissimi visitatori, sia italiani che stranieri. Gli americani, in particolar modo, dopo un periodo di disaffezione sono tornati in massa. Ma ecco l’aspetto che l’amministrazione continua a trascurare. Tale fenomeno positivo, infatti, comporta in maniera direttamente proporzionale l’aumento di una microcriminalità, nostrana e d’importazione, che vede nel turista una vittima da depredare. L’Ospol - continua Marucci - raccoglie ogni giorno le lamentele di cittadini e commercianti esasperati da questo stato di insicurezza che danneggia gravemente le attività imprenditoriali e non solo. Soprattutto in aree di alta densità turistica, come Fontana di Trevi o Corso Vittorio Emanuele II».
«Lamentele - aggiunge ancora il rappresentante di categoria - con cui bisogna fare i conti considerando lo scarso numero di uomini che il Comune può mettere su strada. Basta pensare che, rispetto alle 8350 unità che dovrebbero essere in pianta organica, ne sono operative appena seimila». L’Ospol punta l’indice anche contro lo scarso equipaggiamento dei vigili urbani, come la dotazione di apparati radio che in caso d’emergenza possano fare ponte diretto con le sale operative di carabinieri e polizia, oppure di semplici sfollagente. «Il turista borseggiato da torme di nomadi, per esempio - conclude Marucci - rappresenta una sconfitta annunciata per l’amministrazione comunale che tanto spende sul versante dell’immagine ma che lesina risorse alla sua polizia municipale. E poiché contro questo tipo di delinquenza non vi è nessuna concreta possibilità di repressione (la maggior parte è rappresentata da baby-delinquenti non imputabili per legge), l’unica soluzione consiste nel mettere su un apparato di prevenzione all’altezza.

Quindi, più personale in strada, meglio organizzato e meglio diretto».

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