L’Ufficio sfratti è moroso: sfrattato

Da otto mesi il Comune non versava l’affitto nonostante tre avvisi di pagamento

da Catania

Il Comune di Catania non paga da otto mesi l'affitto all'Ufficio notifiche e adesso è costretto a sfrattare se stesso. L'ingiunzione per morosità avrebbe dovuto essere notificata ieri mattina, ma è stata rinviata. Lo sfratto riguarda i locali del piano terra e del primo piano dell'edificio di via D'Annunzio 33, sede dell'Ufficio unico degli ufficiali giudiziari della Corte d'appello di Catania. Secondo notizie circolate a palazzo di giustizia, il Comune starebbe trattando per risolvere il caso. «Siamo giunti oramai al tragicomico», commentano i consiglieri comunali che in un’interrogazione chiedono spiegazioni alla giunta Scapagnini. «In otto mesi - scrivono - si sono susseguiti ben tre avvisi di ingiunzione di pagamento e oggi, ironia della sorte, lo sfratto dovrà essere eseguito dagli stessi ufficiali giudiziari che lavorano negli uffici di via D' Annunzio. Come se non bastasse -aggiungono i consiglieri - i settanta dipendenti catanesi dell'Ufficio notifiche, tra ufficiali e coadiutori, non sanno dove dovranno trasferirsi per effettuare il loro lavoro». Al sindaco chiedono di conoscere «quali sono i tempi per onorare i pagamenti. Non vorremmo - concludono - che la sede in questione di via D'Annunzio 33 sia nuovamente raggiunta da un altro sfratto. Uno analogo, infatti, è stato eseguito a danno dei locali già adibiti ad asili ormai sgomberati».

Dopo un primo allarme, comunque, sembra si stia trattando per raggiungere un accordo provvisorio tra il Comune etneo e il proprietario dello stabile di via D'Annunzio. L'accordo dovrebbe prevedere il versamento di una parte dell'affitto arretrato e una data successiva per il saldo maturato.

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