Omar Sherif H. Rida
«Singolare atteggiamento quello dello Stato: da un lato dismette numerosi edifici pubblici, dallaltro si svena per immobili dallincerta destinazione duso, come sta accadendo nel caso di Palazzo Altemps». Questa la denuncia che arriva dalla segretaria nazionale dellUgl Ministeri, Paola Saraceni, in seguito alla decisione del Demanio di esercitare il diritto di prelazione per lacquisto del restante 70 per cento della prestigiosa dimora di piazza SantApollinaire (nelle vicinanze del Senato), dove attualmente è custodita la collezione romana di scultura antica Boncompagni-Ludovisi, raccolta nel secolo XVI dal cardinale Ludovisi.
Un investimento dalle finalità discutibili secondo lUgl Ministeri, che denuncia come ad oggi lunica certezza sembra essere laccordo di programma tra Comune e Regione per il trasferimento in una piccola porzione di Palazzo Altemps del Museo Geologico (voluto da Quintino Sella nel 1873), nella cui storica sede di via di Santa Susanna sorgerà il Palazzo del Libro. «In altre parole - denuncia la Saraceni - il Comune risolverà i propri problemi con i soldi dello Stato».
Buio completo invece su come verranno utilizzati i restanti spazi di questo 70 per cento che va ad aggiungersi alla parte delledificio acquistata negli anni Ottanta. «Senza contare - si legge nella nota del sindacato - che tra quei locali figura anche lappartamento di circa 100 metri quadrati attualmente in uso dal soprintendente per i Beni archeologici, Angelo Bottini, che versa per laffitto poco più di 182 euro mensili. La stessa cifra pagata anche dallex soprintendente Adriano La Regina, che sebbene in pensione continuerebbe ad occupare un alloggio di Stato al Palatino».
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