«Sono disoccupato. Non so come mantenere la mia compagna e mio figlio piccolo. Ho cercato un lavoro per tirare avanti, ma niente da fare. Mi spiace, ma ho dovuto pensare alla mia famiglia. Non sapevo come arrivare a fine mese». Gli hanno dato la caccia per settimane. Gli hanno sguinzagliato intorno otto pattuglie di poliziotti in borghese. Lo hanno preso quando, per poche centinaia di euro, stava mettendo a segno l'ultimo colpo sabato sera a Molassana. Diego Sanna, 29 anni, residente in via Bailo a Genova, soprannominato il «terrore» delle farmacie genovesi, è stato colto mentre stava mettendo a segno una rapina alla farmacia Ligure in via Bobbio. In mano una pistola giocattolo. Sul volto una sciarpa e un casco per non farsi riconoscere dalle telecamere.
Gli investigatori lo accusano di altri sei colpi. Due alla stessa farmacia di via Bobbio, altri due alla farmacia San Sebastiano di via Piacenza e altre due al negozio Toy's Center di via Adamoli. Il bottino per ciascuna farmacia è stato uguale: circa 300 euro. Mentre per il negozio di giocattoli è stato di circa mille euro.
Gli investigatori stanno ancora cercando un complice che non avrebbe accompagnato Sanna durante l'ultimo colpo perché vittima di un incidente stradale negli ultimi giorni.
Sette rapine in circa un mese. Senza colpo ferire. Un record, che non è andato giù alla squadra antirapine della questura, coordinata dal vice questore Maria Teresa Vanessa. Ormai le rapine erano diventate un incubo per le farmacie di tutta la città, ma alla fine il bandito è stato acciuffato. Nella sua abitazione gli agenti hanno trovato anche una bandiera con la svastica, che tuttavia non appare al momento rilevante. «Bisogna riconoscere che la polizia non ci ha lasciati soli - hanno dichiarato i titolari della Ligure - una macchina della questura è rimasta apposta vicino alla farmacia per giorni. Ormai per noi era diventato un incubo».
«Stiamo mettendo a punto un sistema di sorveglianza collegato direttamente con le forze dell'ordine - spiega il presidente di Federfarma Beppe Castello - il servizio è al vaglio del Prefetto e probabilmente entrerà in funzione nelle prossime settimane. Gli investigatori hanno fatto un buon lavoro».
E adesso la squadra mobile si sta concentrando pure sui predatori della banda del Rolex.
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