Commissariare il Policlinico Umberto I. È la richiesta del senatore Domenico Gramazio del Pdl, vicepresidente della commissione Sanità di Palazzo Madama e componente della Commissione parlamentare dinchiesta sul Servizio sanitario nazionale, allindomani del ritrovamento della «stanza degli orrori». «Finalmente - sostiene Gramazio - il rettore dellUniversità La Sapienza ha chiesto limmediato commissariamento del Policlinico Umberto I. Siamo convinti della necessità del commissariamento come già da noi sostenuto sin dalla passata legislatura nella commissione parlamentare dinchiesta sul servizio sanitario nazionale nella quale furono auditi sia Montaguti, attuale direttore generale, sia il preside Frati. Gramazio propone «un tavolo di confronto con la Regione, il Comune e lUniversità La Sapienza per commissariare subito il Policlinico Umberto I, trovando subito un manager che abbia i requisiti e le capacità per tale incarico».
Ma al di là dei problemi emersi a seguito dei lavori di ristrutturazione, ora viene fuori unaltra stranezza: il Policlinico paga la luce ad Action. E chi se lo poteva immaginare che nonostante le ristrettezze finanziarie nelle quali è costretto a operare, il manager Montaguti simpegnasse a pagare le bollette dellenergia elettrica che viene consumata nei locali occupati abusivamente, dai simpatizzanti di Action, nellex Istituto Regina Elena di viale Regina Margherita? Già, era difficile immaginarlo eppure è così. Con una parte delle risorse pubbliche, prodotte dalle aliquote regionali di Irpef ed Irap che versano cittadini e imprese laziali, dirottate a sua volta dalla Regione nelle casse dell'azienda Policlinico, si pagano i consumi di scaldabagni, stufe, phon, televisori, fornelli elettrici, lavatrici, caricabatterie e pc. Sette bollette della società Acea Electrabel che per il 2008 vanta un credito di 86.986,45 euro. Tra le tante emergenze nelle quali si dibatte lospedale universitario, ci mancava solo questa. Senza considerare che la gestione sanitaria - stando almeno ai fatti delle ultime settimane che descrivono un Pronto soccorso stracolmo di pazienti in barella per intere giornate - sembra passata in secondo piano. Tantè che per occuparsi in fretta e furia di ripianare il debito contratto dalle centinaia di persone simpatizzanti della Sinistra critica che si trincerano dietro la sigla altisonante di Comitato di lotta per la casa, il general manager ha firmato un provvedimento in cui acclude limpegno di spesa per i consumi degli okkupanti al pagamento delle fatturazioni pregresse dellospedale. In tutto un milione e 30mila euro che verranno saldati adesso per mancanza di fondi.
Insomma è davvero curioso che Montaguti ammette la penuria di liquidità per pagare le utenze dellospedale ma vi acclude quelle consumate in un edificio occupato. Dove senzaltro non si bada a risparmiare. È facile infatti trovare che se non ci si sostenta con risorse proprie non si riesce neppure a essere sufficientemente morigerati. Vero è che di continenza economica anche Ubaldo Montaguti non risulta nei fatti un campione. Ci ha messo davvero poco qualche giorno fa a rinnovare i contratti di collaborazione di chi presta servizio nellufficio Programmazione, pianificazione e controllo strategico che dirige la moglie Daniela Celin. Altri 108mila per due collaboratori di fiducia. Ma se si vuole proseguire nellannoverare le spese extra del Policlinico meritano una nota di attenzione gli ultimi affidamenti per effettuare lavori di ristrutturazione in alcuni reparti. Tra ledificio di Anatomia patologica e i laboratori settori si impegnerà una somma che supera i 200mila euro. Tetto per il quale è previsto, dalla Legge quadro sui lavori pubblici, che venga bandita una gara addirittura europea per riuscire a fornire al ribasso il miglior risultato con la minima spesa.
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